Pirlo e Cassano, colpi di classe

642

CassanoLe squadre vincono non di rado con i colpi di classe delle proprie stelle, alle quali l’avversario di turno giocoforza s’inchina. Capita, su campi diversi, nella 28esima giornata di serie A: la Juventus piega il Genoa a Marassi con un magistrale calcio di punizione di Andrea Pirlo messo a segno in un palpitante finale di gara preceduto dal penalty neutralizzato da Buffon a Calaiò, mandato in campo al posto di Gilardino che forse dal dischetto avrebbe fatto meglio e orientato il risultato in un modo diverso; il Parma di Roberto Donadoni domina il Milan a San Siro, favorito dall’espulsione dopo soli 5’ di gioco del portiere Abbiati che provoca il calcio di rigore trasformato da Antonio Cassano. Il fantasista barese è anche autore del raddoppio e di una prestazione di grande spessore fino all’avvicendamento, a due terzi di partita, con Amauri, il quale con un colpo di tacco da antologia sotto rete rigetta nella crisi i rossoneri, capaci di arrivare al momentaneo pareggio con una zuccata di Remi e un calcio di rigore molto dubbio trasformato da Mario Balotelli, che lotta anche contro fischi e coglie un palo. Quando la barca è ormai affondata, ci pensa Biabiany a infierire al 95’ infliggendo al Milan la seconda quaterna in quattro giorni dopo quello subita dall’Atletico Madrid. Se Cassano è sempre più disposto a ballare la samba in terra brasiliana e il Parma pare tornato quello di Nevio Scala che vinceva le coppe in Italia e in Europa, l’evanescenza del Milan è sotto gli occhi di tutti e le contestazioni che ne conseguono possono solo alimentare la spirale di sfiducia. Quanto alla Juventus, capace di vincere anche quando l’attacco e i suoi pezzi migliori, come Vidal, non girano, il suo terzo scudetto più che in tasca può dirsi già in bacheca. E i meriti vanno ascritti anche a un signore che tra i pali continua ad essere tra i migliori al mondo. La Roma batte l’Udinese all’Olimpico e difende il secondo posto dall’insidia del Napoli, che vince tra le polemiche a Torino con un gol segnato al 90’ da Higuain dopo un contatto forse falloso ai danni del difensore granata Glick. La squadra di Garcia ritrova Totti e il capitano giallorosso ritrova il gol, il n. 233 in 551 presenze in serie A, Quando Mattia Destro raddoppia, i giochi non sono ancora fatti perché il portiere De Sanctis compie interventi prodigiosi su Di Natale, fino a quando nel secondo tempo deve arrendersi a una rasoiata di Pinzi. La Roma ristabilisce il doppio vantaggio con un jolly di Torosidis, un destro naturale che fa centro di sinistro. A tenere aperto il risultato ci pensa Basta, ma solo per accorciare le distanze. Arriva così a 14 il conto dei gol subiti dalla Roma in 28 giornate, avendo ancora da recuperare la partita casalinga contro il Parma. Quanto al Torino, meriterebbe di chiudere in pareggio una partita equilibrata e l’allenatore Ventura definisce imbarazzante l’azione del gol partenopeo, validato da arbitro e assistenti. Se la sponda rossonera di Milano piange, quella nerazzurra appare rigenerata. Il successo pieno conseguito al Bentegodi contro il Verona non era facile né scontato. La squadra di Mazzarri ora si muove con i giri giusti, potendo contare sulla prolificità di Palacio e sulle quotazioni in ascesa di Jonathan, al momento il cursore migliore di fascia destra, il quale sventola il suo passaporto italiano per dirsi disposto a viaggiare in maglia azzurra verso il Brasile. Se Hernanes ha cominciato a dettare i tempi del centrocampo con la proverbiale maestria, inducendo al meglio anche Kovacic, in difesa Rolando impone il suo peso e i nerazzurri possono disputare un finale di campionato che li porti a guadagnare quantomeno un posto in Europa League. La Fiorentina, ritrovato Mario Gomez ma soprattutto forte di uno straordinario Cuadrado (da lui gol e assist per il raddoppio di Matri contro il Chievo), difende il quarto posto e si prepara nel migliori dei modi alla sfida contro il Napoli allo stadio del San Paolo, che arriva dopo la gara di ritorno in casa contro la Juventus per un posto nei quarti di finale di Europa League. La Lazio si riscatta andando a vincere a Cagliari e scopre di avere nel 18enne Keita un campione che può fare la differenza. Chapeau all’Atalanta di Stefano Colantuono che stravince la sfida casalinga con la Sampdoria salendo al nono posto in classifica. Calcio spettacolo dei bergamaschi al cospetto di Cesare Prandelli che può ammirare la prestazione di Bonaventura, uno che in azzurro prima o poi dovrà permanere, e il passo da metronomo di Cigarini. Il Tanque argentino Denis serve a Carmona l’assist per il primo gol e poi, dopo il raddoppio di Bonaventura, segna lui stesso arrivando anche quest’anno in doppia cifra. Una partita che sarà ricordata per la 400esima presenza di Gianpaolo Bellini con la maglia dell’Atalanta, una delle poche, autentiche bandiere e calciatore modello, come lo ha definito Colantuono. In zona retrocessione Livorno e Sassuolo riaprono i giochi. I labronici, pure restando in nove nel finale di gara, superano e inguaiano il Bologna, ora terz’ultimo. Gli emiliani,trascinati
da Zaza e Missiroli, rimontano e battono il Catania, che ora chiude la classifica.

Risultati 28esima giornata: Verona-Inter 0-2  Atalanta-Sampdoria 3-0 Cagliari-Lazio 0-2 Livorno-Bologna 2-1 Milan-Parma 2-4 Sassuolo-Catania 3-1 Fiorentina-Chievo 3-1 Genoa-Juventus 0-1 Torino-Napoli 0-1 Roma-Udinese 3-2

forbes

Classifica: Juventus 75 Roma 61 Napoli 58 Fiorentina 48 Inter 47 Parma 46 Lazio 41 Verona 40 Atalanta 37 Torino 36 Milan Genoa 35 Sampdoria 34 Udinese 31 Cagliari 29 Chievo Livorno 24 Bologna 23 Sassuolo 21 Catania 20