Tiro a giro sul campionato. Rompicapo scudetto, tornano in auge le milanesi

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di Giambattista Gherardi

Il rischio concreto, in questo campionato che pur volando basso ha il pregio dell’incertezza, è di essere smentiti dai fatti dopo ogni ipotesi di pronostico. La scorsa settimana chi scrive aveva ipotizzato il “decollo” del Napoli di Spalletti, ormai fuori dalle coppe e reduce dalla prestazione volitiva di Roma, dove aveva battuto la Lazio. Lo scontro diretto al Maradona contro il Milan di Pioli ha subito modificato gli scenari, poiché la vittoria dei rossoneri (sostanzialmente meritata al di là del gol d’istinto di Giroud) ha proiettato il Milan in vetta alla classifica, seguito a ruota (con il bonus di un incontro da recuperare a Bologna) dall’Inter di Inzaghi. I neroazzurri, dopo l’uscita pur vittoriosa dalla Coppa dalle grandi orecchie potranno concentrarsi sul campionato, pur scontando due infortuni chiave da valutare per entità (Brozovic e De Vrij) e avendo all’orizzonte ad aprile anche il ritorno della semifinale di Coppa Italia con il Milan. Un primo “intermedio” importante verso il rush finale delle ultime dieci giornate (undici per l’Inter) sarà fra due domeniche, quando ci sarà la sosta che consentirà agli Azzurri di Mancini di giocarsi le chance di ammissione al Mondiale con Macedonia e (speriamo) Portogallo o Turchia. Il calendario propone al Milan due impegni con Empoli a San Siro e Cagliari in trasferta, mentre per l’Inter ci sono impegni forse meno agevoli a Torino (sponda granata) e in casa con la Fiorentina. Considerando che poi a inizio aprile ai neroazzurri toccherà il derby d’Italia in trasferta con la Juventus (con il Milan in casa col Bologna) ecco che il borsino potrebbe strizzare l’occhio ai rossoneri. Non è certo fuori dai giochi il Napoli, che però in successione avrà (a cavallo della sosta) Verona, Udinese e Atalanta. In fin dei conti potrebbe davvero rientrare in corsa la Juventus, che prima dello scontro diretto con l’Inter avrà Sampdoria e Salernitana. Arrivasse un en plein la zona Champions sarebbe ipotecata e la lotta scudetto forse non del tutto preclusa, anche se difficile.
In zona Europa la sconfitta dell’Atalanta a Roma ha complicato i piani di Gasperini, in attesa di vedere i neroazzurri all’opera in Europa League contro il Bayer Leverkusen. Di fatto si è compattata una zona intermedia che può da un lato sperare in un crollo Juve per rientrare nei giochi Champions e dall’altra combattere per non finire fuori anche da Europa League o Conference League. Ci sono non poche variabili, come il recupero che l’Atalanta deve disputare col Torino o la semifinale che la Fiorentina giocherà in Coppa Italia con la Juventus, oppure ancora il fatto che le romane possono dedicarsi a settimane “piene” per il campionato. Il derby fra loro (domenica 20 marzo, prima della sosta) potrà dire molto. L’Atalanta dovrà capitalizzare al massimo gli incontri con Genoa e Bologna, evitando che il “mal d’attacco” per infortuni e rendimento non diventi un alibi dietro il quale nascondere la tradizionale “fame” di calcio e risultati.
In zona salvezza scendono ulteriormente le azioni del Venezia (strapazzato in casa dal Sassuolo), del Genoa (l’encefalogramma ha il piattume di una serie di pari che non danno scosse alla classifica) e Salernitana. Qui l’incrocio dei recuperi (due addirittura per la Salernitana) potrebbe decretare qualche novità, ma l’impressione è che Cagliari, Udinese e Spezia abbiano i mezzi per tirarsi fuori dal pantano. In mezzo al guado la Sampdoria di Giampaolo: l’euforia inziale con il nuovo tecnico si è esaurita contro Atalanta e Udinese. Urge una inversione di tendenza, ma il calendario propone Juventus, scontro diretto a Venezia e Roma. Non proprio ideale.

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