Giro d’Italia, Kaden Groves conquista la quinta tappa fra pioggia e cadute

149

di Marco Cangelli
La pioggia e le cadute sono state le grandi protagoniste della quinta tappa del Giro d’Italia. La Corsa Rosa è stata flagellata dal maltempo lungo i 172 chilometri da Atripalda a Salerno, che hanno premiato l’australiano Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), bravo a sfruttare le proprie abilità sul bagnato e a contenere la potenza di Jonathan Milan (Bahrein-Victorius).

La tappa è stata caratterizzata nelle prime fasi da una fuga composta da quattro corridori, Thomas Champions (Cofidis), Stefano Gandin (Team Corratec), Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) con quest’ultimo che si è rialzato dopo avere sprintato per il gran premio della montagna di Passo Serra.

forbes

In discesa è arrivato tuttavia il primo colpo di scena con la caduta di Davide Ballerini (Soudal-Quick Step) che, intento a evitare un cane comparso sul percorso di gara all’improvviso, ha travolto il compagno di squadra Remco Evenepoel.

Dopo essere rimasto a terra per alcuni minuti dolorante, il campione del mondo si è rialzato riprendendo la coda del gruppo, intento a solcare l’asfalto umido con grande cautela.

In grado di trovare un perfetto accordo, i battistrada hanno proseguito compatti sino ai -25 dal traguardo campano quando, al termine di uno sprint a un traguardo volante, Zoccarato ha lasciato la compagnia volando in solitaria.

Colpito da alcuni problemi al cambio, il 25enne di Camposanpiero ha dovuto alzare bandiera bianca a sei chilometri dalla linea d’arrivo scatenando l’inferno complice una scivolata in curva che ha visto coinvolti lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e la maglia rosa Andreas Leknessund (Team DSM), in grado di rientrare e salvare la vetta della graduatoria.

Ciclismo Giro d'Italia
Andreas Leknessund in maglia rosa

A 2000 metri dal traguardo è arrivato un ulteriore colpo di scena: Evenepoel commette un errore e finisce nuovamente a terra spezzando il plotone e lasciando una trentina di atleti a giocarsi il successo.

In una volata caotica è quindi emerso Groves, che ha colto il primo successo non patendo le conseguenze di una precedente caduta e precedendo sia un coriaceo Milan che il danese Mads Pedersen (Trek Segafredo).

Tutto stava andando bene finché sono caduto a 7 km dall’arrivo. Per fortuna ho rimesso la catena e sono tornato davanti – ha raccontato il ciclista oceanico -. È stato uno sprint anomalo. Ci siamo persi tutti. Mi sono messo a ruota della DSM, avevo le gambe per vincere. È un sogno vincere una tappa del Giro. È la corsa su cui mi sono concentrato da novembre. Ringrazio la squadra e tutti coloro che mi supportano. Hanno continuato a darmi fiducia dopo i due terzi posti di questa settimana“.

Fuori dal podio invece l’inglese Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team), costretto a tagliare la linea bianca con una scivolata e avanzato al quarto posto dopo la retrocessione di Alberto Dainese (Team DSM).

Quinta piazza a sorpresa per Nicolas Della Valle (Team Corratec), che si è lasciato alle spalle Mirko Maestri (Eolo-Kometa), Filippo Fiorelli (Green Project Bardiani CSF-Faizanè) e Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team), che ha finito la propria corsa in ambulanza dopo essere caduto pesantemente sul tracciato viscido.

Top ten sfiorata invece per il brembatese Simone Consonni (Team Cofidis), che non ha ancora trovato il colpo di pedale ideale terminando le proprie fatiche in dodicesima posizione.