Giro d’Italia, la prima volta di un australiano. Tra nuovi emergenti e il “vecchio” Nibali

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Verona ha incoronato Jai Hindley (Bora-Hansgrohe). Il 26enne australiano di Perth controlla i diretti avversari nella cronometro conclusiva e porta a casa un Giro d’Italia carico di significati per il ciclismo italiano a cominciare da Matteo Sobrero, che si conferma tra i migliori al mondo nelle prove contro il tempo vincendo la prova davanti a Thymen Arensman (Team DSM) e Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix).

Questo Giro consegna al ciclismo italiano alcuni giovani interessanti, da Alberto Dainese a Stefano Oldani, da Giulio Ciccone ad Alessandro Covi. Sono stati in grado di vincere una tappa, mostrando qualità e determinazione che sicuramente gli permetteranno di tornare protagonisti anche in futuro. C’è anche un altro “diversamente giovane” per il quale Verona e il ciclismo italiano si sono alzati in piedi per una standing ovation. È Vincenzo Nibali, che proprio all’inizio della competizione, in Sicilia, nella sua terra, aveva annunciato l’addio alle corse alla fine dell’anno. Lo Squalo dello Stretto, con il quarto posto finale, primo degli italiani, si conferma ancora come il migliore italiano nelle corse a tappe.

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Il suo lungo “giro d’onore”, cominciato il giorno del suo annuncio a Messina, gli ha permesso di raccogliere applausi e affetto dai tifosi di tutta Italia. Ha onorato questa passione come ha sempre fatto nella sua carriera di ciclista: con impegno, umiltà e tanta fantasia. Anche in questa edizione del Giro ha dato tutto quello che era nelle sue possibilità, lottando senza mai arrendersi contro avversari che non hanno mancato di dare battaglia. Lungo le rampe della Madallena, nel tappone dolomitico, il ciclismo ha mostrato quanto questo sport sa essere bello e spettacolare. Nibali, su una salita che non ha mai amato, ha stretto i denti e lottato, mostrando il massimo rispetto verso i tanti appassionati corsi ad applaudirlo, verso i suoi compagni di squadra e, soprattutto, verso la sua stessa storia.

Il vincitore del Giro d’Italia Jai Hindley subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Che sensazione incredibile, quasi non riesco a crederci, sono il primo corridore australiano a vincere il Giro d’Italia. Sono veramente emozionato e orgoglioso. Ricordo ancora cosa era successo nel 2020, in quel caso avevo affrontato l’ultima crono in Maglia Rosa per poi essere battuto nell’ultima tappa. Questa mattina ero determinato a non lasciare che accadesse di nuovo. Mi sentivo bene sulla bici e adesso voglio godermi questo successo“.

Pochi secondi dopo aver attraversato il traguardo, il vincitore di tappa Matteo Sobrero ha dichiarato: “È una sensazione fantastica, ancora non riesco a crederci. Sono felicissimo, come squadra abbiamo vinto entrambe le cronometro di questo Giro, anche grazie al grande lavoro che abbiamo fatto con i tecnici e con i nostri partner. Incredibile conquistare la crono di chiusura della Corsa Rosa succedendo a Filippo Ganna. Penso che oggi sia orgoglioso di me, siamo grandi amici“.

CLASSIFICA GENERALE
1 – Jai Hindley (Bora-Hansgrohe)
2 – Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) a 1’18”
3 – Mikel Landa Meana (Bahrain Victorious) a 3’24”
4 – Vincenzo Nibali (Astana) a 9’02”

RISULTATO DI TAPPA
1 – Matteo Sobrero (Team BikeExchange – Jayco) – 17.4 km in 22’24″54, alla media di 46.607 km/h
2 – Thymen Arensman (Team DSM) a 22″63
3 – Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix) a 39″70

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