Michal Kwiatkowski doma la Grand Colombiere e vince la tredicesima tappa del Tour de France

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di Marco Cangelli
La Grand Colombiere si conferma il terreno ideale per una impresa da lontano. Dopo avere celebrato nel 2020 la comparsa sulla scena di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), la vetta alpina ha premiato l’ex campione del mondo Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers) che ha coronato la lunga fuga con il successo nella tredicesima tappa del Tour de France.

L’esperto polacco si è inserito nel tentativo che ha preso il largo dopo una trentina di chilometri dalla partenza di Châtillon-Sur-Chalaronne e che ha visto protagonisti altri diciotto atleti, Luca Mozzato (Team Arkéa Samsic), Quentin Pacher (Groupama – FDJ), Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) e James Shaw (EF Education-EasyPost), Kasper Asgreen (Soudal – Quick Step), Matej Mohorič (Bahrain – Victorious), Fred Wright (Bahrain – Victorious), Jasper Stuyven (Lidl – Trek ), Adrien Petit (Intermarché – Circus – Wanty), Mike Teunissen (Intermarché – Circus – Wanty ), Georg Zimmermann (Intermarché – Circus – Wanty) Nelson Oliveira (Movistar Team), Hugo Houle (Israel – Premier Tech), Maxim Van Gils (Lotto Dstny), Cees Bol (Astana Qazaqstan Team), Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team ), Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling Team) e Pierre Latour (TotalEnergies).

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In grado di guadagnare un vantaggio massimo di tre minuti da un gruppo maglia gialla controllato dagli uomini dell’UAE Team Emirates, il plotoncino ha perso Petit e Bol in vista del traguardo volante di Hauteville-Lompnès prima di andar in pezzi sulla salita finale complice l’attacco di Pacher, mentre dietro provavano a rientrare Shaw, Van Gils e Tejada.

In grado di raggiungere e staccare Pachet, il terzetto ha dovuto far i conti con Kwiatkowski che ha lasciato sui pedali gli ex compagni di fuga e ha tagliato il traguardo con 47 secondi di vantaggio su Van Gils e 50 su un Tadej Pogacar che, dopo aver sfruttato uno scatto a due chilometri dall’arrivo del compagno Adam Yates, ha allungato in prima persona a poche centinaia di metri dall’arrivo staccando di quattro secondi Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma).

Complice i quattro secondi di abbuono guadagnati, il fuoriclasse sloveno si trova ora a soli nove secondi dalla maglia gialla conservata strenuamente da Vingegaard, mentre in terza posizione si è confermato un redivivo Jai Hindley (Bora-Hansgrohe), lontano ora 2’51” dal danese.