Niente medaglie per gli azzurri ai mondiali di ciclismo eSport. Cigala 25°, Fidanza 63.a

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di Pietro Illarietti

Il 25° posto di Matteo Cigala e il 63° di Martina Fidanza sono i migliori piazzamenti della gara eSports che si è svolta sul percorso di 54 km con un dislivello di oltre 900 metri e che ha visto vincere tra le donne Loes Adegeest (NED) e, al maschile, Jay Vine (AUS) che si laureano così campioni del mondo di UCI Cycling eSports, ieri sera, sabato 26 febbraio, sul percorso Knickerbocker in una New York virtuale.

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L’olandese Loes Adegeest ha corso una gara tattica vincendo su Cecilie Hansen (Svezia) e Zoe Langham (Gran Bretagna). La campionessa in carica Ashleigh Moolman Pasio (Sud Africa) è arrivata quarta, ma è stata attiva in tutte e tre le salite del New York KOM.

Tra gli uomini l’Australia ha vissuto un fantastico mondiale di eSports. Oltre a Jay Vine, che ha vinto la maglia iridata va segnalato l’argento di Freddy Ovett. Il campione in carica Jason Osborne, Germania, è arrivato terzo.

C’era molta curiosità per gli azzurri con il migliore dei nostri Matteo Cigala, collegato dall’Irlanda, 25°. In gara c’era pure Liam Bertazzo in ritiro con il team a Peschiera del Garda, che si è fermato. Tra le donne, Martina Fidanza, 63.a, mentre Elena Pirrone non ha preso il via a causa di una caduta, riportata nei giorni scorsi, che le ha impedito di pedalare.

La FCI ha dato vita a una serata dedicata al mondo virtuale ritrovandosi a Seregno, presso la concessionaria Suzuki, dove, oltre a Martina Fidanza, sono intervenuti anche i presidenti di FCI, Cordiano Dagnoni, e quello di Suzuki Italia, Massimo Nalli, il CT Paolo Sangalli, il responsabile della struttura tecnica, Luciano Fusarpoli, il presidente del Comitato Lombardo, Stefano Pedrinazzi. Una quarantina di ospiti hanno tifato per Fidanza che ha interpretato con impegno oltre 1h e 15′ di gara.

Ricordiamo che gli atleti, 100 per ogni competizione, hanno pedalato tutti sullo stesso modello di rullo e si sono sottoposti a una serie di verifiche prima dell’appuntamento. I concorrenti erano inoltre monitorati da una microcamera e da un algoritmo che interpolava i dati cardiaci e di potenza.

“Per me una gara molto bella – sono state le parole di Matteo Cigala – dove ho dato il meglio di me stesso, stabilendo i miei migliori tempi. Durante la corsa mi sentivo bene e nel finale avevo le gambe che stavano per esplodere. Il livello è altissimo con professionisti reduci dalla Vuelta Algarve. Meglio era impossibile fare”.

Emozionata, Martina Fidanza, a fine gara ha detto che è stata “un’esperienza dura e divertente. È molto difficile riuscire a capire i momenti, sfruttare le scie e recuperare. Una sensazione strana. Mi è piaciuto avere i tifosi attorno a me pronti a sostenermi sempre. Grazie alla FCI per aver organizzato questa iniziativa”.

Le parole del Presidente Dagnoni: “Un’esperienza che ha messo a dura prova Martina, che ha preso con molta serietà l’iniziativa. Sembrava un gioco, ma la fatica era vera. Un percorso duro, forse non adatto alle sue caratteristiche”. Sugli eSports: “Si parla di queste discipline anche per le Olimpiadi, seguiremo con attenzione la loro evoluzione”.

Paolo Sangalli, CT: “È giusto esserci e impegnarsi in una specialità esplosa dopo la Pandemia. Martina Fidanza è in recupero e sta andando sempre meglio dopo l’ablazione. Per lei un nuovo step in vista del ritorno alla miglior condizione”.

LA CLASSIFICA
Uomini: 1. Jay Vine (AUS) 1:15:41; 2. Freddy Ovett (AUS); 3. Jason Osborne (GER).
Donne: 1. Loes Adegeest (NED); 2. Cecilia Hansen (SWE); 3. Zoe Langham (GBR).