Thomas Pidcock vince l’Amstel Gold Race, Lorenzo Rota arriva a ridosso della top ten

Il 28enne di Sorisole ha chiuso in diciannovesima posizione la competizione che ha visto il successo dell'inglese dell'Ineos-Grenadiers.

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Dopo i podi nella precedenti edizioni, Thomas Pidcock è riuscito finalmente a conquistare una delle corse che ama maggiormente, l’Amstel Gold Race.

L’inglese dell’Ineos-Grenadiers si è imposto in volata al termine di una corsa senza un vero padrone e che ha visto il campione del mondo Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) non lasciare il segno.

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Prime fasi caratterizzate da una fuga da lontano portata avanti da Tosh van der Sande (Team Visma | Lease a Bike), Enzo Leijnse (Team dsm-firmenich PostNL), Alexander Hajek (Bora-Hansgrohe) e Zeb Kyffin (TDT-Unibet).

In grado di guadagnare un vantaggio di poco superiore ai due minuti, i battistrada hanno dovuto alzare bandiera bianca sul Geulhemmerberg aprendo la strada a una serie di tentativi a partire dall’attacco di Mikkel Honoré (EF Education – EasyPost), Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e Louis Vervaeke (Soudal-Quick Step) con quest’ultimo che si è staccato poco dopo.

Nonostante le continue accelerazioni i due hanno resistito venendo raggiunti da altri dieci atleti, Tiesj Benoot (Team Visma | Lease a bike), Marc Hirschi (UAE Team Emirates), Thomas Pidcock (Ineos Grenadiers), Mauri Vansevenant (Soudal Quick Step), Roger Adria (Bora Hansgrohe), Bauke Mollema (Lidl-Trek), Valentin Madouas, Quentin Pacher (Groupama FDJ), Kevin Vauquelin (Arkea B&B Hotels) e Pello Bilbao (Bahrain Victorious).

Un plotoncino ben assortito che ha preso quasi un minuto, ma che in vista del secondo passaggio sul Cauberg ha visto le accelerazioni di Richard Carapaz (EF Education – EasyPost) e Mathieu Van der Poel che hanno avvicinato nuovamente il gruppo principale costringendo Hirschi ad attaccare in compagnia di Vansevenant, Pidcock e Benoot.

Alle spalle dei quattro gli inseguitori hanno provato a rinvenire, ma proprio nell’ultimo chilometro é mancato l’aggancio con Pidcock che ha battuto in volata Hirschi e Benoot.

In chiave italiana è arrivata il diciottesimo posto di Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team) e del sorisolese Lorenzo Rota (Intermarchè-Wanty) che ha sfiorato la top ten arrivando nel gruppo alle spalle dei migliori.