Il mondo delle moto ricorda il grande Tullio Masserini

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La triste notizia della scomparsa di Tullio Masserini è giunta al termine di una malattia che lo aveva colpito da qualche tempo. Nato a Bergamo il 13 febbraio 1938, figlio di Massimo, grande campione e primo pilota al mondo vincitore con la Gilera 500 quattro cilindri aspirata, Tullio non avrebbe potuto avere migliore destino nel mondo del motociclismo, prima come atleta, poi come dirigente. Così lo ricorda Federmoto.

Masserini debutta da ragazzo, nei primi anni ’50, disputando alcune gincane sulla Lambretta messagli a disposizione dal papà, allora concessionario della casa milanese. La sua carriera agonistica, ricca di importanti affermazioni, sarà breve ma intensa; nel 1958 entra nel Gruppo Sportivo Fiamme Oro Milano e nel triennio ’58-’60 si aggiudica 3 Medaglie d’Oro alle Sei Giorni Internazionali di Garmisch (Germania), Gottwaldov (Cecoslovacchia) e Bad-Aussee (Austria) su Gilera. Nel 1959 è vincitore assoluto alla Valli Bergamasche con un arrivo memorabile alle Torcole, stremato per la durezza del percorso.

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All’inizio degli anni ’60 Tullio considera chiusa la carriera agonistica da professionista, ma prosegue disputando ancora gare di motoregolarità e motocross e nel 1968 entra a far parte della Scuderia Fulvio Norelli (fonte di questo articolo), primo pilota di una mezza generazione più anziano dei “Ragazzi della Norelli”. Nel 1969 viene eletto Presidente della Scuderia Norelli, che lo riconfermerà in carica dal 1996 al 1997.

Nel 1973 costituisce la Società Playmotor per l’importazione delle moto DKW che mette a disposizione dei giovani piloti della Scuderia Norelli, costituendo un agguerrito Team composto da Descrovi, Gentili, Ghilardi, Rosa e rinforzato negli anni seguenti dall’arrivo di Bernini, Sora e quindi Bettoni, Gualdi, Magri e Marinoni.

A livello dirigenziale nel 1965 assume la presidenza dello Sporting Club 63, polisportiva cittadina. Dal 1968 al 1988 è consigliere del Moto Club Bergamo, vicepresidente dal ‘78 al ‘81, presidente dal ’82 al ’83 e di nuovo vicepresidente dal ’83 al ’92. Nel 1980 e 1987 è Direttore di gara della Valli Bergamasche di Campionato Europeo Enduro. Nel 1981 e 1986 è direttore di gara della Sei Giorni, rispettivamente all’Isola d’Elba e a San Pellegrino. Dal 1991 è consigliere dell’Associazione Nazionale Atleti Azzurri e Olimpici d’Italia – Sezione di Bergamo, di cui assume la presidenza dal 2001.

Nel 1998 la Scuderia Fulvio Norelli gli attribuisce il prestigioso “Oscar Norelli” con la seguente motivazione: “Campione di indiscusso valore in sella, ha segnato con la Sua presenza le più importanti competizioni motociclistiche, iscrivendo il proprio nome sull’albo di gare ormai entrate nella storia del nostro sport come la Valli Bergamasche ed il Motogiro d’Italia, innalzando anche a livello internazionale il prestigio della nostra industria motociclistica e del Gruppo Sportivo Fiamme Oro. Smessi, ma mai definitivamente, i panni del Pilota, ha portato la propria esperienza e la carica che gli deriva dal viscerale amore per le due ruote nel campo organizzativo. In più di trent’anni di attività e senza mai perdere la spinta propulsiva della Sua grande passione, ha occupato ruoli di primissimo piano, portando la propria collaborazione a Team, Moto Club ed alla Federazione Motociclistica Italiana. Dotato di un carattere forte e sincero fino all’autolesionismo, è stato, grazie alle Sue innate doti di comando, il vero “fulcro” del Moto Club Bergamo. Per noi della Scuderia Fulvio Norelli, più che una colonna portante, è stato e sarà per sempre “parte delle fondamenta”.

La FMI tutta, a partire dal Presidente Giovanni Copioli, desidera ricordare Tullio Masserini e si stringe attorno alla sua famiglia in questo momento di lutto. (U.S.)