Basket: La fuga di Varese, la rivincita di Milano.

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Sono passate 6 giornate di campionato e finalmente abbiamo una capolista, una reginetta incontrastata, imbattuta e solitaria. Merito alla Cimberio Varese di Frank Vitucci, che sbanca il PalaMaggiò di Caserta 56-73, confermandosi capace solamente di vincere in questo inizio di stagione. L’equilibrio regna sovrano nei primi 10′ (19-19), poi dopo un tentativo di allungo prima dell’intervallo (34-40), la JuveCaserta di Stefano Sacripanti risponde colpo su colpo con la grinta di Mordente (13) e la fisicita’ del duo Akindele (9 e 14 rimbalzi)-Jelovac (15 e 9 rimbalzi). Nell’ultimo quarto però gli ospiti cambiano decisamente marcia e allungano come i migliori “finisseur” senza più voltarsi indietro. Per i bianconeri alla fine il passivo risulta fin troppo pesante, visto come avevano giocato i primi 30′, ma gli americani (Green 10+7assist-Banks 15-Dunston 11) ed uno strepitoso Achille Polonara (22 e 7 rimbalzi in 27′) non vogliono lasciare nulla di intentato, dimostrandosi ancora una volta un mix letale per qualsiasi avversario. Detto della sconfitta di Caserta, proprio da quelle zone ripartiamo per celebrare un figlio della Campania e soprattutto un  figlio d’arte, grande protagonista del big-match giocatosi in posticipo. Alessandro Gentile calca l'”odiato” parquet del PalaEstra per 17′ nei quali trova 13 punti e supporta con energia il grande lavoro sui due lati del campo dei propri compagni di squadra. Finalmente la EA7 Milano torna a vincere in casa della Montepaschi Siena dopo un lunghissimo digiuno (9 anni) e lo fa nel momento più difficile, un momento che poteva essere già decisivo per la stagione biancorossa e del proprio coach in particolare. Milano ha risposto e lo ha fatto da grande squadra, dominando per 30′, soffrendo fisiologicamente negli ultimi 10′, ma restando sempre in controllo del risultato. Detto di Gentile, note di merito assolute vanno anche al trio USA, che ha estratto dal cilindro una prova di grande spessore e solidità. Langford (10 e 7 rimbalzi) ha trovato al solito giocate determinanti, Hairston (12) è stato il più continuo, Cook ha diretto magistralmente l’orchestra (11 e 5 assist), superando anche momenti di difficoltà (6 perse). Per coach Banchi, l’ennesimo brutto scivolone di questo inizio a dir poco tribolato, come ci si poteva aspettare. Bobby Brown (26) si esalta nei momenti positivi, ma fatica a reagire in quelli negativi, trascinando a fondo anche i compagni, senza coinvolgerli positivamente (7 perse). Il resto appare ancora desolatamente slegato, con qualche lampo (Sanikidze 9 e 9 rimbalzi) e molte ombre (Kemp, Moss, Kasun). Sicuramente sarà molto difficile per i biancoverdi ripetersi, ma il tempo può giocare a loro favore. Procedendo in ordine di classifica, la sorpesa del fine settimana giunge sicuramente dal PalaSerradimigni, teatro del primo tonfo interno stagionale della Dinamo Sassari ad opera di una Enel Brindisi giunta sull’isola senza alcun timore reverenziale. Piero Bucchi scatena la coppia Robinson (21)-Gibson (19), uscendo meglio dai “blocchi di partenza” (16-25 dopo 10′) e piazzando il break decisivo nel terzo quarto (54-67 al 30′). Non bastano ai padroni di casa i cinque uomini in doppia cifra (Sacchetti 12) e la solita illuminata regia dei cugini Diener (Travis 16, Drake 10) per ricucire lo strappo. Alla fine la scarsa vena realizzativa da oltre l’arco (6/30) si rivelerà negativamente decisiva. Se Ricky Minard avesse indossato la casacca biancoblu di Sassari, probabilmente il risultato sarebbe stato differente, ma fortunatamente per i tifosi virtussini, veste quella bianconera della SAIE3 Bologna, che scaccia i fantasmi di una mini-crisi, superando 89-75 Biella all’Unipol Arena. Protagonista assoluto il sopracitato colored USA, che chiude con 35 punti ed un irreale 10/12 da 3 punti. Molto bene anche Moraschini (10 e 6 rimbalzi) ed il rientrante Beppe Poeta (10 e 4 assist), unica nota stonata, l’infortunio al ginocchio per Angelo Gigli , che lo costringerà ai “box” per almeno un paio di settimane. Per Biella, ultimo posto in classifica, poche note liete (Robinson 23) e la sensazione di essere ancora lontana dal concetto di “squadra”. La dirigenza e lo staff tecnico corrono così ai ripari, ingaggiando il play-guardia Trey Johnson, che torna così in Piemonte dopo la breve, ma fondamentale apparizione nel 2010 (4 partite giocate a 11,5 di media con salvezza raggiunta). Torna al successso anche Cantù dopo una brutta settimana (sconfitte nel derby ed in Eurolega), ma la frattura al quinto metatarso del piede sinistro di Smith, toglie nuovamente il sorriso a coach Trinchieri. La vittoria contro Avellino passa per i canestri di Leunen (16 e 5 assist) e Tyus (17), nonchè dallo show a tutto tondo di Jonhatan Tabu (9, 11 rimbalzi e 7 assist). Fuori casa gli irpini si mostrano ancora fragili e non riescono a dare seguito agli ottimi risultati casalinghi (Milano e Bologna ko). I soli due giocatori in doppia cifra di valutazione (Dragovic 14, Mavraides 13), non sono sufficienti a coach Valli per riuscire nell’impresa. Completano il quadro la vittoria esterna di Roma a Cremona (67-75), con i giallorossi che terminano con il 58,3% da 3 e hanno un ottimo apporto da Goss (17) e capitan Datome (20); il colpo di Montegranaro (83-89) al Taliercio (Steele 12 e 6 assist-Freimanis 21) e la vittoria interna di Reggio Emilia, che continua sull’onda di entusiasmo post-Milano, superando 71-59 la Scavolini Pesaro (Taylor 17, Cinciarini 15). Prossimo turno con il testa-coda Biella-Varese ed un succulento posticipo Acea Roma-Montepaschi Siena.
( commento di Luca Polesinanti )

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