Pogacar infinito vince il Giro di Lombardia superando in volata Mas

329

di Marco Cangelli
Il Giro di Lombardia parla sloveno per il secondo anno consecutivo. Dopo il successo ottenuto sulle strade di Bergamo, Tadej Pogacar ha infatti concesso il bis a Como superando in volata lo spagnolo Enric Mas (Movistar Team).

Nel giorno dell’addio di Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team) e di Alejandro Valverde (Movistar Team), il fuoriclasse dell’UAE Team Emirates ha fatto la differenza sulle ultime salite dopo aver controllato la competizione sin dall’inizio.

forbes

Apparso particolarmente tranquillo alla partenza di Bergamo, Pogacar ha fatto lavorare la propria squadra per tenere sotto controllo il tentativo portato avanti da un gruppo di dieci corridori guidati dal bergamasco Simone Ravanelli (Drone Hopper- Androni Giocattoli Sidermec) che hanno preso il largo in vista dell’ascesa di Forcellino di Bianzano.

Giro di Lombardia
Simone Ravanelli (Foto Marco Cangelli)

Nonostante il forcing imposto sulle salite di Passo Ganda, Dossena, Forcella di Bura e Berbenno, il plotoncino capitanato dal 27enne di Almenno San Salvatore non è riuscito a guadagnare un ampio vantaggio che ha toccato un massimo di 5’30”.

Complice le cadute di Mikel Nieve (Caja Rural-Seguros RGA ) e Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa) scendendo da Forcella di Bura e in particolare di Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert) al termine del Berbenno, il gruppo principale ha alzato ulteriormente il ritmo nel lungo tratto di pianura che conduce verso la Brianza.

Trascinati dagli uomini del Movistar Team e dell’UAE-Emirates, i favoriti hanno velocemente ridotto il gap chiudendo sui fuggitivi poco prima dell’inizio dell’ascesa verso la Madonna del Ghisallo.

Giro di Lombardia
I fuggitivi (Foto Marco Cangelli)

La fiammata compiuta dagli uomini di Tadej Pogacar ha rischiato di spezzare il gruppo rischiando di mettere in crisi atleti del calibro di Matej Mohoric (Bahrein Victorius) e l’ex campione del mondo Julien Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vynil Team), non sortendo però particolari effetti.

L’accelerata decisiva è arrivata però sul Civiglio grazie all’azione di Pogacar che, dopo avere sfruttato il lavoro del compagno Davide Formolo, ha rotto gli indugi in compagnia dello spagnolo Enric Mas (Movistar Team).

Inseguiti da vicino da Mikel Landa, i due battistrada hanno dato nuovamente vita al duello andato in scena al Giro dell’Emilia transitando al gran premio della montagna al comando, ma venendo prontamente raggiunti dall’iberico della Bahrein-Victorius.

Un nuovo attacco di Mas lungo le ardue pendici del San Fermo della Battaglia ha tagliato nuovamente le gambe a Landa che è stato costretto ad alzare bandiera bianca e lasciare la compagnia del duo, lanciato ad alta velocità verso il traguardo di Como.

Decisi a giocarsi il successo finale allo sprint, Pogacar e Mas hanno affrontato senza indugi la volata che, come un anno fa, ha premiato il fuoriclasse sloveno che ha saputo cambiare velocità al momento giusto.

Siamo tutti particolarmente felici, in particolare gli uomini del team che hanno lavorato tantissimo sia oggi che durante tutta la stagione. Avevamo in mente un piano e siamo riusciti a compierlo nonostante Mas che è andato fortissimo come al Giro dell’Emilia – ha spiegato Pogacar dopo il traguardo -. È stata una bella gara anche se il Civiglio è stato particolarmente duro e per fortuna abbiamo fatto una ricognizione in precedenza“.

Più distante Landa che si è garantito l’ultimo gradino del podio, mentre il colombiano Sergio Higuita (Bora Hansgrohe) e lo spagnolo Carlos Rodriguez (Trek-Segafredo) hanno completato la top five.

Sesta piazza per Alejandro Valverde che ha regolato il gruppo degli inseguitori, mentre l’Italia si è dovuta accontentare dell’undicesima posizione di Andrea Piccolo (Education First).