Le note speziate

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Eugenio Sorrentino

Niente è facile e neppure scontato anche quando peso e qualità fanno pendere il piatto della bilancia dalla parte dell’Atalanta. Occorre sempre massima concentrazione, precisione e ritmo per avere ragione dell’avversario di turno. E lo Spezia, checché se ne dica, ha rappresentato un probante test-match per la squadra di Gasperini, sia per il cammino in campionato sia in chiave Champions League. Due fronti diversi e due tappe dello stesso cammino, con l’asticella – per dirla come il mister di Grugliasco con cittadinanza bergamasca – destinata ad alzarsi sempre più. Per ottenere i tre punti nella gara di anticipo della 27a giornata è stato necessario attendere che si accendesse l’estro di Josip Ilicic, rimasto praticamente spento nel primo tempo, invischiato nel pressing della squadra ligure molto bene organizzata per produrre intensità e coprire il campo. L’affondo e l’assist del Professore, incostante quanto si voglia ma sempre pronto a tirare fuori il genio che è in lui, hanno permesso a Mario Pasalic di calciare un penalty in movimento. A seguire, nel giro di due minuti, il colpo da biliardo di Luis Muriel, un attaccante che segna divertendosi come accade solo ai grandi sudamericani. Il 2-0 è servito a smorzare la verve della squadra di Italiano, facendo ritrovare all’Atalanta la vitalità con cui ha condotto il resto della partita. A conferma che nella squadra di Gasperini si gioca in quindici, l’ingresso a metà ripresa di Malinovskyi e Zapata per Ilicic e Muriel ha ridisegnato l’assetto e mandato in gol per la seconda volta il ritrovato Super Mario Pasalic. Il grazie, nell’occasione, alla “pantera” Zapata, uomo assist capace di smarcare in area il centrocampista croato per la battuta secca alle spalle del portiere Zoet. Uno al quale va il merito di avere evitato un risultato più pesando opponendosi poi allo stesso Zapata e a Malinovskyi. Sul fronte opposto una nota di Primavera con l’ex Piccoli, in prestito allo Spezia, il quale ha confermato le sue doti insaccando il pallone del 3-1 una manciata di secondi dopo essere entrato in campo. Sportiello avrebbe meritato di chiudere imbattuto, considerando che ha contribuito al successo evitando, dopo la mezz’ora del primo tempo, che lo spezzino Ricci bucasse la rete. Ma va bene così. Doppia iniezione di fiducia per gente come Ilicic e Pasalic che quando esplode va la differenza. Due giganti, calcisticamente parlando, che segnano e confezionano assist. E l’Atalanta che continua a voler presidiare la Champions.

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