Nulla da fare per Francesca Schiavone che esce ai quarti di finale dell’US Open perdendo, ma a testa alta, con il punteggio di 7-6 (7-4), 6-4 contro la straordinaria Venus Williams, un modello di stile, perfezione e continuità. Schiavone gioca ad alto livello, riuscendo a mantenere l’incontro in equilibrio e costringendo l’americana a stare in campo quasi due ore per chiudere il match a proprio favore. Non ci fosse stata di fronte la Williams, Schiavone avrebbe sicuramente trovato la ricetta per accedere alle semifinali, traguardo che avrebbe meritato per la qualità e il tipo di gioco. La classe e la forza di Venus, contro la quale Francesca ha perso tutti gli otto incontri disputati, non ammettono discussioni e fanno la differenza su tutte le superfici. Schiavone non è lontana dall’eccellenza del Roland Garros, che l’ha vista trionfare meritatamente. Sta di fatto che a New York le condizioni ambientali sono molto più difficili, mettono a dura prova fisico e tempra. L’azzurra non è abituata a gettare la spugna, come dimostra il punteggio. Il tie-break del primo set sembrava potesse squarciare gli orizzonti ma l’indomabile Venus trova sempre i colpi risolutivi nei momenti topici. Un altro lampo nel secondo set quando Francesca si trova sul punto di impattare l’avversaria sul 5 pari, ma le manca lo spunto decisivo e si fa rimontare cedendo gioco e partita. Però gli applausi sono per entrambe, perché quello tra Francesca Schiavone e Venus Williams sarà ricordato come match vero, anche se l’esito non consente di festeggiare il passaggio del turno che avrebbe rappresentato un traguardo storico. Schiavone merita di essere nella Top Ten del tennis mondiale. E la prima vittoria contro Venus Williams potrebbe essere solo rimandata, magari giocando su una superficie più lenta e abbordabile per la nostra tennista. Venus Williams, ultima rappresentante degli Stati Uniti ancora in gara a Flushing Meadow, insegue la vittoria all’US Open dove aveva trionfato nel 2000 e nel 2001.