Calcio a vuoto e zampata vincente

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BoakyeLa gara tra Atalanta e Parma, che regala tre punti ai bergamaschi e relega sul fondo della classifica la squadra di Donadoni, si può riassumere in due gesti, corrispondenti ad altrettanti episodi. Il calcio rifilato alle bottiglie d’acqua accanto alla panchina nerazzurra da German Denis, nervoso oltre il lecito dopo la sostituzione al quarto d’ora della ripresa e una prova ancora una volta insufficiente, e la rapidità con cui Boakye rapina il portiere Mirante che, facendosi sfuggire il pallone, gli consente di anticiparne la presa successiva e mettere in rete sotto la curva nord allo scadere dell’incontro.
Si può essere più o meno bravi, più o meno fortunati, ma per dirla alla maniera di Boskov, la partita finisce quando l’arbitro fischia tre volte. E tutto quello che capita nei 90 e passa minuti fa parte dello scenario tecnico e agonistico. L’Atalanta raccoglie ancora poco rispetto a quanto produce e la zampata vincente di Boakye ripaga delle situazioni sfavorevoli che hanno caratterizzato le prestazioni seguite al colpaccio esterno di Cagliari. L’ossigeno di cui c’era bisogno arriva puntualmente. Certo, l’esito è favorito dalla clamorosa indecisione di Mirante, ma fa capire che per risalire la china bisogna crederci fino in fondo. L’Atalanta ha il merito di averlo fatto. Bravo Cigarini a calciare come sa e mettere in difficoltà il portiere parmense, altrettanto bravo Boakye a scegliere il tempo giusto per infilare la porta sguarnita. La squadra di Colantuono, senza più Estigarribia e ancora senza Papu Gomez e con Denis che non riesce a trovare la quadra e ancora a secco di gol (basti ricordare il rigore paratogli da Buffon), trova un ottimo D’Alessandro e ottiene la conferma sperata da Cigarini. Lo stesso Moralez, poco utilizzato in questa prima parte di stagione, sale rapidamente di giri e fa sperare possa diventare decisivo. C’è molto da lavorare ma Colantuono promette di ripetere quanto visto nelle passate stagioni, con un progressivo adattamento degli schemi per far tornare la squadra prolifica oltre che solida in difesa. A fine partita giocatori del Parma a colloquio con i propri sostenitori che li hanno seguiti fino a Bergamo e visti uscire sconfitti per la quarta volta consecutiva.
Atalanta (4-3-2-1): Sportiello 6; Zappacosta 6, Benaluone 6, Biava 6, Dramè 6,5; Migliaccio 6 (dal 66′ Baselli 6), Carmona 6, Cigarini 7; D’alessandro 7 (dal 76′ Boakye 7), Moralez 6,5; Denis 5 (dal 60′ Bianchi 6). A disp. Avramov, Stendardo, Del Grosso, Bellini, Spinazzola, Molina, Cherubin, Raimondi, Grassi. All. Colantuono
Parma (3-5-2): Mirante 5; Mendes 6, Lucarelli 6,5, Felipe 6,5; Ristovski 5 (dal 46′ Ghezzal 5), Mauri 6,5 (dal 76′ Galloppa s.v.), Jorquera s.v. (dal 21′ Lodi 6), Acquah 6, Gobbi 6; Coda 6, Cassano 5.5. A disp. Cordaz, Iacobucci, Belfodil, De Ceglie, Santacroce, Mariga, Rispoli, Sarr, Lucas Souza. All. Donadoni
Arbitro: Marco Guida 6
Marcatori: st 45′ Boakye
Note – Ammoniti: Carmona e Zappacosta (A), Mendes, Galloppa e Mauri (P).

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