Meritatamente terzi

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Buffon ItaliaL’Italia conclude nel migliore dei modi l’avventura in Confederations Cup, imponendosi all’Uruguay nella finale per il terzo posto. Un successo ottenuto solo alla lotteria dei calci di rigore, che stavolta arride agli azzurri. Due volte in vantaggio, la squadra di Prandelli viene rimontata da un superlativo Cavani, affronta con autorevolezza i supplementari e mantiene la necessaria lucidità quando tutto si decide dagli undici metri e sale in cattedra Super Gigi Buffon, che ne para tre su cinque. Una prova di bravura, coraggio e resistenza per la pattuglia azzurra, che torna a casa con la medaglia di bronzo e la convinzione di potersela giocare alla pari con le squadre più forti del mondo. A Salvador de Bahia si gioca all’ora di pranzo e con il caldo. Nelle gambe, seppure latente, la fatica dei tempi supplementari in semifinale. Il riposo forzato di Pirlo, Marchisio, Giaccherini, Bonucci e Barzagli, aggiunta alle assenze di Balotelli e Abate rientrati in Italia, non lascia molte alternative al ct ma neppure toglie smalto alla squadra di Prandelli che disegna uno schieramento diverso rispetto a quello visto contro la Spagna. Ritorno alla difesa a quattro con Astori e Chiellini centrali, Maggio e De Sciglio esterni; a centrocampo Candreva, De Rossi e Montolivo, con Diamanti e El Shaarawy a sostegno di Gilardino. Primo tempo tutto di marca azzurra con la difesa alta che aiuta in fase di impostazione e non concede spazi al trio d’attacco uruguagio formato da Suarez, Cavani e Forlan. Ancora una prova superlativa di De Rossi che stabilisce un’intesa perfetta con Candreva. Al 24’ Italia in vantaggio con un calcio di punizione, forte e a giro, dal settore destro, palla sul palo e sulla spalla del portiere Muslera, irrompe Astori fa 1-0. Primo gol in nazionale del difensore cagliaritano alla quinta presenza. L’Uruguay prova a rispondere con Suarez, Buffon devia in angolo. Al 31’ su punizione di Forlan, Cavani in netto fuorigioco mette in rete di testa. Un minuto dopo El Shaarawy, dopo una sponda con Gilardino, impegna Muslera che si rifugia in angolo. Resterà l’unico spunto degno di nota dell’attaccante milanista, decisamente in ombra. Al 37’ assist di Cavani in area per Maxi Pereira, Buffon si allunga e devia in angolo. Al 39’ Buffon si fa trovare pronto su conclusione insidiosa di Forlan, poi due tentativi di Candreva e Diamanti prima dell’intervallo. Nella ripresa l’Italia accusa stanchezza e l’Uruguay inizia a spingere con determinazione. Il pareggio dei sudamericani arriva al 13’ della ripresa con una palla persa a centrocampo dagli azzurri e abbrancata da Gargano che la trascina fino ai sedici metri e, dopo una sponda di Suarez, Cavani la piazza di precisione nell’angolo basso alla sinistra di Buffon. Al 22’ doppio miracolo di Buffon su conclusioni ravvicinate di Forlan che sfrutta un break sulla trequarti per arrivare a ridosso dell’area piccola. Poco dopo sibila sopra la traversa il pallone calciato da Gonzalez. A metà del secondo tempo esce De Rossi e gli subentra Aquilani con Montolivo che va a coprire il vertice basso. Al 28’ El Shaarawy si procura un calcio di punizione dal limite e Diamanti si rende autore di un’esecuzione balisticamente perfetta, riportando in vantaggio l’Italia. Cavani risponde da par suo e uguale abilità al 32’ trasformando un calcio di punizione da venti metri che sorprende Buffon sotto la traversa. Al 35’ Candreva fa la sponda con Aquilani e dal limite dell’area prova il pallonetto sfiorando la traversa. Due minuti dopo Prandelli richiama Diamanti e inserisce Giaccherini, rimasto completamente a riposo dopo i 120 minuti contro la Spagna. Al 40’ destro di Aquilani parato con sicurezza da Muslera. Si chiude al ’90 con il 2-2. Al 5’ del primo tempo supplementari Astori deve arrendersi per problemi muscolari e viene avvicendato da Bonucci. Nel secondo Montolivo, già ammonito, viene espulso per un fallo da tergo di Suarez e poi Buffon salva il pareggio respingendo una bordata di Gargano. La serie dagli undici metri inizia con la parata di Buffon su botta centrale di Forlan, seguita dalla trasformazione di Aquilani che sceglie il tocco da sotto per piazzare il pallone all’incrocio dei pali. Quand’è il momento di Cavani non c’è scampo per il portiere azzurro. El Shaarawy spiazza Muslera. Suarez fa altrettanto con Buffon. Tocca a De Sciglio che si fa ipnotizzare e sbaglia. Buffon intuisce l’angolo quando va sul dischetto Caceres e blocca il pallone. Giaccherini vince la paura e mette in rete senza titubanza. Buffon para il tiro di Gargano e l’Italia conquista il terzo posto vincendo per 5-4.

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