Juve-Roma, nervi e rigori

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garcia-allegriGara di grande intensità allo Juventus Stadium, al termine della quale la squadra bianconera resta capolista a punteggio pieno trovando il colpo del ko all’86’ con Bonucci, dopo un primo tempo concluso con due reti per parte, tre delle quali segnati con tiri dal dischetto. La Roma lotta e gioca alla pari, subisce due rigori, il primo dei quali assegnato con il beneficio del forte dubbio,e ne segna uno con Totti. Partita combattuta ma anche nervosismo in eccesso e un arbitro che se la vede davvero brutta in ogni episodio decisivo. Juve e Roma sono due squadre che possono fare meglio sul piano tecnico, ma nel primo match che le vede di fronte prevale l’aspetto fisico. Nella Juve la sorpresa è Pirlo che torna a giocare dopo il lungo infortunio, con ritorno di Marchisio nel ruolo di interno a destra sulla linea di centrocampo e Pogba a sinistra. Per il resto confermati gli esterni Lichtsteiner e Asamoah, il trio difensivo formato da Caceres, Bonucci e Chiellini e la coppia d’attacco Tevez-Llorente. La Roma schiera Skorupsky tra i pali, in assenza di De Sanctis ancora non in perfette condizioni fisiche. I quattro difensori sono Maicon e Holebas esterni, Manolas e Yanga Mbiwa centrali. I tre di centrocampo sono Nainggolan, Keyta e Pjanic. In avanti Iturbe e Gervinho con Totti centrale.
Lo scontro al vertice richiedeva un arbitro lucido e deciso e nella prima metà del primo tempo il signor Rocchi va a nozze, facilitato dagli schemi chiusi delle due squadre. Quando, al 21’, Tevez fa filtrare un pallone davanti alla porta giallorossa per Marchisio che gira di prima intenzione entrando in contatto con Manolas, l’arbitro fa segno di continuare tra le proteste degli juventini. E’ il primo episodio che fa salire la tensione e il nervosismo in campo su entrambi i fronti. Al 25’ Totti in ripiegamento tenta un improbabile recupero su Pirlo commettendo fallo. Sul pallone va lo stesso Pirlo mentre la barriera giallorossa viene sistemata con lo spray poco dentro l’area. Quando parte la traiettoria, Maicon si protende in avanti alzando il braccio destro a protezione del corpo. Rocchi fischia il fallo di mano, ammonendo il difensore e indicando un calcio di punizione sul bordo dell’area. La decisione, rivedendo le immagini, sarebbe giusta. Invece, qualche giocatore bianconero gli fa notare il punto segnato dallo spray e decide di assegnare il rigore. Si accende il parapiglia. Sopite le proteste, Tevez trasforma spiazzando Skorupsky. Garcia fa il gesto del violino, l’arbitro Rocchi lo interpreta come offensivo ed espelle l’allenatore della Roma. Passano 4’ e sull’altro fronte Lichtsteiner affonda platealmente Totti in area. Stavolta il penalty è per la Roma e il capitano giallorosso, spiazzando Buffon, pareggia i conti. La partita torna in equilibrio, anche se caratterizzata da molti falli e cartellini gialli. La Roma guadagna fiducia e sicurezza. Al 43’ Gervinho, mai incisivo nel gioco in profondità, entra finalmente in partita, servendo un assist strardinario in area bianconera per Iturbe che si inserisce tra i difensori e di sinistro fulmina Buffon, portando in vantaggio la Roma. Due minuti dopo lo stesso Gervinho sfugge sulla fascia sinistra a Caceres che si strappa. Il romanista prosegue l’azione, si accentra e calcia alto sulla traversa. L’arbitro non fischia la fine del primo tempo dopo il minuto di recupero assegnato e al 47’ Pjanic interviene su Pogba all’altezza della linea laterale sinistra dell’area di rigore giallorossa. Dentro o fuori? Rocchi non ha dubbi e fischia un altro penalty a favore della Juve. Tevez va sul dischetto e replica la trasformazione pareggiando i conti allo scadere del primo tempo. La Juve rientra in campo con Ogbonna al posto dell’infortunato Caceres. Al 14’ del secondo tempo Gervinho s’incunea in area lungo la linea di fondo e serve Pjanic che calcia d’un soffio a lato. Allegri richiama Llorente, autore di una prova deludente, e inserisce Morata. Al 21’ Florenzi subentra all’ottimo Iturbe. Al 29’ esce Totti, ancora formidabile per tenuta e padronanza da leader, ed entra Mattia Destro. Al 32’ dopo un’azione insistita di Florenzi, Gervinho porta lo scompiglio nella difesa bianconera che ripara in corner. Subito dopo Buffon segue con gli occhi il pallone, calciato da Nainggolan e deviato da un difensore, fa la barba al palo. Al 34’ finisce la partita di Pirlo che lascia il posto a Vidal. Al 37’, su cross di Lichtsteiner, Morata stacca di testa vincendo il duello aereo con Manolas e colpisce l’incrocio dei pali. Garcia intuisce che la Roma rischia di finire troppo schiacciata all’indietro dalla pressione della Juve e corre ai ripari, sperando di portare a casa il pareggio. Al 39’ esce anche Pjanic ed entra Paredes. Holebas fa muro al tentativo di conclusione di Tevez, poi al 41’ Bonucci calcia al volo dai 16 metri e insacca alla destra di Skorupsky, anche se Vidal è vistosamente davanti al portiere giallorosso e dunque in posizione di fuorigioco. Il gol convalidato decide l’esito della partita. Al 43’ intervento con piede a martello di Morata su Manolas, il difensore reagisce, si accende una mischia furibonda. L’arbitro mostra il cartellino rosso ai due giocatori. Poi la Roma non ha più la forza di affondare e cede le armi. Tutti d’accordo nel ritenere che il pareggio avrebbe rispecchiato quanto visto in campo. Finisce 3-2 per la squadra di Allegri, ma con la consapevolezza che si tratta solo del primo atto di una lotta destinata a durare fino a maggio 2015.

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