Quelli che rallentano

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Il Milan offre un match-point alla Juventus nella corsa scudetto pareggiando a San Siro contro il Bologna. Colpito in contropiede da Ramirez, bravo e implacabile a finalizzare un assist di Diamanti che aveva rubato palla a Van Bommel, il Milan soffre per tutta la partita la ragnatela e la velocità del Bologna che corre il rischio di raddoppiare in due occasioni nel corso del primo tempo. Diamanti prova addirittura a sorprendere Abbiati da centrocampo, poi Mudingayi si beve Bonera resistendo sportivamente a una trattenuta ma calcia fuori. Tra i due episodi un’occasione limpida per Abate che arriva a tu per tu con Agliardi che gli ribatte il tiro. Nella ripresa rossoneri all’arrembaggio con il rinforzo di Cassano. Il Milan va a al tiro con Nocerino che manda fuori di poco, poi Ibrahimovic viene fermato per fuorigioco inesistente, poi un destro di Robinho lambisce il palo, prima che Cassano trovi l’opposizione di Portanova al momento di battere a rete davanti alla porta felsinea. Bonera, già ammonito, viene espulso, ma il Milan trova il pareggio con Ibrahimovic, che prima sfiora il palo con una spettacolare rovesciata, poi mette in rete di piatto allo scadere. Nei minuti di recupero la squadra di Allegri prova a ribaltare il risultato, andando alla conclusione con Nocerino e Robinho che mancano il bersaglio.

Perde colpi anche la Lazio che resta al terzo posto ma rallenta il suo cammino facendosi imporre il pareggio all’Olimpico dall’indomabile Lecce, che crede sempre più nella salvezza. La squadra di Cosmi tiene in scacco i biancocelesti fino a una decima di minuti dal termine, quando Matuzalem trova il vantaggio con un colpo di testa. I salentini agguantano il meritato pareggio poco dopo con Bojinov che risolve una mischia in area laziale. Una traversa per parte e qualche imprecisione sotto porta su entrambi i fronti per un risultato che consente al Lecce di avvicinare a un solo punto la quota salvezza.

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La Fiorentina non permette all’Inter di fare la partita allo stadio Franchi, dove la contesa si chiude senza reti. L’episodio chiave si verifica nella ripresa quando Julio Cesar provoca un calcio di rigore, intervenendo fallosamente su Lazzari lanciato a rete, e riesce a deviare il tiro dal dischetto di Ljalic. La squadra viola fa un piccolo passo avanti, conservando un margine di tre punti sulla zona retrocessione. L’Inter resta attardata di sei lunghezze del terzo posto che vale la qualificazione alla Champions League.

Decisamente in affanno il Genoa che crolla a Marassi contro il Siena, subendo la deplorevole contestazione di alcune frange della tifoseria che costringono l’arbitro Trentalange a sospendere la partita all’8’ della ripresa sul punteggio di 0-4, salvo farla riprendere per onore di firma con la sola aggiunta di un’autorete di Del Grosso. Un episodio che potrebbe segnare il finale di campionato della squadra di Malesani, costretta a inseguire la salvezza con l’aggravante della probabile squalifica del campo.

Il Cesena ormai retrocesso onora la sua presenza in serie A dando vita a un confronto bello e spettacolare con il Palermo. Rosanero in vantaggio con Bertolo, poi i romagnoli ribaltano il risultato con Santana e il giovane italo francese Rennella, prima del pareggio definitivo del difensore Silvestre, sempre più in evidenza anche in chiave azzurra.