Alla cena dei campioni dominano le quote rosa sotto l’ala di Francesco Moser

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Beppe Guerini, Francesco Moser, Silvia Persico, Gaia Tormena, Chiara Consonni, Silvia Zanardi, Fausto Masnada, Barbara Guarischi, Lorenzo Rota, Yuri Zanotti, Paolo Sangalli, Andrea Schiavone e Fausto Masnada. L’universo del ciclismo seduto al tavolo per una cena speciale: La cena dei campioni.

Life Source
Lo chef Enzo Pettè

E visto che al tavolo c’erano così tante stelle, la cena non poteva che essere stellata, cucinata dallo chef Enzo Pettè, che sul petto vanta una stella Michelin, servita in un luogo di gran classe: il Life Source di Bergamo, condotto magistralmente da Arturo Spajani e consorte.

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Un tavolo, quello dei campioni chiamati a celebrare il mondo del ciclismo, che trasuda un palmares invidiabile. Da Beppe Guerini, detto “turbo”, spiega come il soprannome gli derivi dal fatto di essere cresciuto vicino alle turbine della centrale idroelettrica di Vertova. Lui in carriera (professionista dal 1993 al 2007) ha vinto due tappe al Tour de France e una al Giro d’Italia. Oggi lavora sempre nell’ambito del ciclismo per la Bianchi.

La cena dei campioni
Nicole Licini intervista Francesco Moser

Francesco Moser non ha bisogno di presentazioni. Ha vinto moltissimo: un Giro d’Italia, tre Parigi-Roubaix, due Giri di Lombardia, una Freccia Vallone, una Milano-Sanremo, un campionato del mondo su strada e uno su pista nell’inseguimento individuale. Vanta 273 vittorie su strada ed è, dietro Merckx, il corridore più titolato. In Italia è il numero uno. Moser ora si occupa dell’azienda agricola di famiglia e con i figli Francesca, Ignazio e Carlo produce vino.

Poi il tavolo si rallegra di una buona dose di quote rosa. Da Silvia Persico, recente protagonista delle tappe del mondiale di ciclocross, già campionessa del mondo 2022, oro nella staffetta a squadre, e bronzo individuale Elite. La ragazza è molto carica e pronta per le nuove sfide che la attendono.

Accanto a lei, Gaia Tormena che, a 19 anni, è già campionessa del mondo e d’Europa in carica di eliminator MTB. Ed è già a quota tre campionati del mondo e tre campionati d’Europa. “Mi fa piacere avere portato in alto i colori della mia nazione – sottolinea la giovane campionessa –. Sono l’unica italiana e sento un po’ anche il peso di chi non c’è”.

Poi è il turno di Chiara Consonni, 23 anni, reduce da una stagione fantastica. Ha vinto una tappa al Giro d’Italia e in pista ha vinto il titolo mondiale nell’inseguimento a squadre; medaglia d’argento ai mondiali del 2021 e si porta appresso anche sei titoli europei Under 23.

Al tavolo anche la più “esperta”: Barbara Guarischi, 32 anni. Si dice contenta della carriera vissuta finora e per il 2023: “Sto preparando un grande lavoro invernale con la squadra perché voglio dare tutto quello che ho”.

A questo tavolo rosa non poteva mancare Silvia Zanardi titolo europeo su pista Elite 2022 di americana e titolo Europeo U23 2021 in linea.

La cena dei campioni
L’ingresso del Life Source

Il mosaico ciclistico della serata si compone anche della tessera di Lorenzo Rota, professionista dal 2016, cresciuto alla scuola di Ivan Gotti. È reduce da un mondiale un po’ sfortunato, ma con un buon piazzamento per la gara condotta.

A cui si aggiunge anche la tessera di Juri Zanotti. Il suo miglior anno è stato il 2021 dove è campione italiano U23; oro europeo Team Relay, argento mondiale U23; e argento europeo U23. Ha già affrontato una durata gara, come quella di Cape Town in Sudafrica, che molti corridori preferiscono affrontare a maturità avvenuta.

E Fausto Masnada, scalatore della Quick Step, professionista dal 2017. Nel 2021 è arrivato secondo al Giro di Lombardia, battuto in volata da Pogacar e quest’anno è arrivato secondo anche al Tour of Oman alle spalle di Jan Hirt.

Paolo Sangalli, Ct della Nazionale femminile, racconta come non sia difficile “domare” le sue ragazze, in quanto ridono, scherzano, non sempre disciplinate, ma rigorosamente professioniste. E dai risultati ottenuti si può dire che la risposta alle indicazioni sia pertinente.

Il giro d’onore si chiude con il fisioterapista degli atleti Andrea Schiavone, il quale ha sottolineato che “il fisioterapista è anche un po’ psicologo, in quanto deve capire cosa vuole l’atleta, di cosa ha bisogno prima e dopo la corsa. Il massaggio è una parte fondamentale del lavoro, ma non l’unico esclusivo”.

La serata è stata ripresa da Bike Show Tv, presentata da Danilo Gioia con la partecipazione della madrina d’eccezione, Nicole Licini.