Alonso e la corsa perfetta

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Il Gran Premio di Germania 2102 disputato sul circuito di Hockenheim passerà agli annali della Formula Uno. Fernando Alonso ha messo a segno un weekend impeccabile, riuscendo con la sua Ferrari, scopertasi dalle qualità camaleontiche, a imporsi sotto la pioggia battente delle qualifiche e condurre la corsa ufficiale dal primo all’ultimo giro mettendosi alla spalle tutti gli antagonisti. Il pilota è diventato inattaccabile e, come ha ben sottolineato Luca Cordero di Montezemolo, gli straordinari risultati della Rossa sono frutto delle eccezionali capacità del team, quello che lavora dietro le quinte a Maranello e il blocco che interpreta a dovere la gara in pista e ai box. Poco male se la seconda guida Felipe Massa si fa sorprendere dalla pioggia sabato e poi chiude al dodicesimo posto dopo 67 giri tribolati, segnati da una foratura e una collisione. Quel che conta è l’allungo di Alonso nella classifica del mondiale piloti, anche perché il diretto inseguitore Mark Webber, dopo il successo in rimonta di Silverstone, arriva ottavo e ora accusa un ritardo di 34 punti e il campione del mondo in carica Sebastian Vettel, secondo al traguardo, viene retrocesso al quinto posto dai commissari che puniscono un sorpasso non ortodosso ai danni di Jenson Button. La McLaren di Lewis Hamilton si ferma a pochi giri dal termine e relega nell’anonimato l’inglese ex campione del mondo. Vincere in Germania per la Ferrari è motivo di orgoglio e anche molto di più. Con Vettel ritardato di 44 punti rispetto ad Alonso, è lecito sognare la riconquista del titolo iridato. I progressi della Ferrari sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. Le prestazioni degli ultimi tre gran premi rappresentano una promessa di continuità, ma per vincere ancora occorre confermare l’equilibrio tra componente aerodinamica, gestione del rendimento delle gomme e assetto. Una macchina che i tecnici ferraristi hanno imparato ad adattare, di volta in volta, alle caratteristiche del circuito.

A Hockenheim il momento decisivo della corsa arriva al 18esimo giro, quando Alonso entra ai box per montare le gomme medie, seguito da Button e Vettel, che riesce a ridurre il distacco dal ferrarista a soli tre decimi. Quando il tedesco della Red Bull matura l’idea di attaccare Alonso, tra i due antagonisti si inserisce la McLaren doppiata di Hamilton, il quale, grazie alle gomme nuove, supera Vettel. Lo scherzetto non riesce nei confronto della Ferrari e Alonso può continuare in testa fino al secondo pit-stop e portare a termine trionfalmente la corsa.

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