Serie A: reti bianche a San Siro, Cagliari gioca a fare la capolista

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Allo stadio Meazza i sostenitori di Inter e Roma si sarebbero augurati di vedere la propria squadra viva e positiva. L’idea di una prova da ultima spiaggia per i due allenatori, Gasperini e Luis Enrique, dopo i rispettivi flop in campionato e in Europa, rischiava di diventare presupposto di partita ad alta tensione e per niente bella. Invece le due squadre la interpretano con classe e personalità, a dimostrazione del bisogno di crescere e assimilare idee e schemi. Chi ne esce meglio, comunque, è la Roma, sempre attenta in ogni reparto e soprattutto ordinata, con De Rossi perno arretrato e uomo d’equilibrio in tutte le circostanze. Ancora troppa approssimazione nelle file dell’Inter, che pecca soprattutto in capacità di verticalizzazione per sfruttare appieno il potenziale offensivo.

Il 3-5-2 di Gasperini è composto da Lucio, Samuel e Ranocchia in difesa, linea di centrocampo formata da Nagatomo, Zanetti, Cambiasso Sneijder e Obi, in attacco Milito e Forlan. Luis Enrique schiera Perrotta e Taddei esterni bassi, Kjaer e Burdisso difensori centrali con De Rossi davanti alla difesa, Pjanic e Pizarro traquartista, capitan Totti e Borini a sostegno di Osvaldo.

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Osvaldo pericoloso nei primi minuti con pallone respinto da Julio Cesar, poi Stekelenburg è costretto a uscire, colpito alla testa in uscita da Lucio che viene ammonito. Poi Lucio su cross di Borini rischia l’autogol. Sulla successiva azione da corner di Totti, Borini costringe Julio Cesar a ribattere con i pugni. L’Inter spinge sulle fasce laterali, mentre cresce l’intesa tra Milito e Forlan. De Rossi esemplare in interdizione come in fase di costruzione della manovra giallorossa. Lobont blocca un gran tiro dalla distanza di Forlan, poi una conclusione ravvicinata di Milito. Al 29’ pallone con il contagiri di Totti per Borini che calcia al volo ma sbaglia la mira. Al 36’ azione rapida dell’Inter con tiro di Nagatomo che sfiora la traversa. Al 40’ non vede un fallo netto di Cambiasso ai danni di Pizarro al limite dell’area nerazzurra. Al 44’ palla gol per la Roma con Borini con l’Inter che si salva in angolo. Il secondo tempo si apre con un’occasione limpidissima per la Roma con lancio di Totti per Osvaldo su cui esce Julio Cesar salvando la porta. Al 4’ grande opportunità per i nerazzurri con colpo di testa di Milito che davanti a Lobont non trova la porta. Intorno al quarto d’ora della ripresa Gasperini richiama Milito e inserisce Zarate, poi manda in campo Jonathan per Obi con spostamento di Nagatomo a sinistra. Luis Enrique sostituisce Pizarro, autore di un’ottima prova al rientro, con Gago. Al 19’ Lobont vede sibilare un diagonale di Zarate a fil di palo. Alla mezz’ora, allo stesso modo, ci prova Forlan. Al 33’ nella Roma entra Borriello per l’ottimo Borini. Poi su Gasperini piovono fischi quando esce Forlan per fare posto a Muntari. Al 40’ la più grossa occasione della gara, sui piedi di Sneijder che raccoglie una respinta della difesa su penetrazione di Zarate, calcia a botta sicura ma vede il tiro deviato miracolosamente da Kjaer appostato davanti alla porta giallorossa. Nei minuti di recupero l’Inter tenta l’affondo, rendendosi pericolosa con Sneijder, ma la Roma fa buona guardia. Il pareggio rispecchia quanto vista in campo e soprattutto consente alle due squadre, protagoniste fino a due stagioni fa della lotta per lo scudetto, di guardare con maggiore fiducia al futuro.

Intanto il Cagliari, reduce dalla vittoria all’Olimpico, batte in casa il Novara e gioca a fare la capolista. Dopo il gol del vantaggio firmato da Tiabo Ribeira nel primo tempo, i sardi raddoppiano nella ripresa con un diagonale di Daniele Conti. I piemontesi accorciano con una palombella di Morimoto, ma la squadra di Ficcadenti si gode tre punti e primato.