Il Milan festeggia la quaterna inflitta al Parma in quel di San Siro. Il Napoli risponde andando all’Olimpico giocando da grande squadra e vincendo la sfida con la Roma. Un botta e risposta nel sabato che mette in campo le squadre (Milan e Roma) impegnate in Champions League. I rossoneri danno spettacolo con Ibrahimovic e Cassano che segna (al 17’!) il primo gol con la nuova maglia, il secondo dello score dopo quello firmato dall’intramontabile Seedorf. Nella ripresa fa doppietta Robinho per la standing ovation. Il Milan conserva il primato, ma il Napoli continua l’inseguimento. La squadra partenopea offre una prova di grande spessore tattico e agonistico, dimostrando maturità da prima della classe contro la Roma che attacca ma trova un argine insuperabile. Il Napoli contiene la spinta offensiva giallorossa e riparte mettendo Cavani nella condizioni di segnare. Ranieri rinuncia a Totti, schierando Borriello e Vucinic con il supporto di Simplicio. In difesa, respinto il ricorso per Mexes che resta squalificato come Burdisso, scelte obbligate con Rosi e Riise esterni e Juan e Cassetti centrali. A centrocampo il trio De Rossi, Taddei, Perrotta. Mazzarri conferma il 3-4-2-1 con Lavezzi e Hamsik alle spalle di Cavani. Roma e Napoli si affrontano a viso aperto e a ritmo intenso. Si innescano duelli e si accendono in più di un’occasione anche gli animi. Le telecamere di Sky pizzicano uno sputi reciproci tra Rosi e Lavezzi che potrebbe costaread entrambiuna lunga squalifica. Unica occasione da rete del primo tempo sui piedi di Vucinic, chiuso ottimamente da De Sanctis. Ad inizio di ripresa la svolta dell’incontro. Al 3’ Hamsik sfugge in area a Juan che nella corsa lo tocca sul polpaccio provocandone la caduta. L’arbitro Bergonzi assegna il calcio di rigore, affidato a Cavani che manda il pallone a rimbalzare prima su un palo e poi sull’altro per poi calciarlo nuovamente in rete. Il gol non sarebbe valido, perché nessuno ha toccato il pallone dopo il calcio di Cavani dal dischetto, ma il guardalinee rileva che abbia oltrepassato la linea di porta prima del tap-in. In svantaggio, Ranieri si affida a Menez che prende il posto di Taddei. La Roma spinge ma fatica a trovare sbocchi. Al quarto d’ora della ripresa Mazzarri richiama Dossena, ammonito, inserendo Zuniga. Al 28’ esce Hamsik ed entra Yebda. Alla mezz’ora tiro improvviso di Menez e De Sanctis si allunga per deviare in angolo.Al 31’ il Napoli ha l’occasione per chiudere l’incontro. Lavezzi scatta in posizione regolare e si invola verso la porta di Julio Sergio che in uscita respinge la conclusione dell’argentino. Al 32’ doppio cambio nelle file giallorosse: Totti per Vucinic e Greco per Simplicio. Il Napoli fronteggia la pressione offensiva della Roma ma resta in agguato e al 38’ mette il sigillo sulla vittoria con un cross di Paolo Cannavaro, spostato sulla fascia destra dell’attacco, che viene deviato in rete da Cavani, a quota 20 reti in campionato. Per la Roma, alla prima sconfitta casalinga, si allontana definitivamente il sogno scudetto e si apre forse la crisi tecnica.
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