Atalanta da sogno alla Scala del calcio

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gomezLe partite che restano nella storia finiscono a suon di gol. Se ce ne fossero stati allo stadio Meazza nella sfida tra Milan e Atalanta, anticipo della 12esima giornata, li avrebbero segnati i bergamaschi, che hanno avuto le occasioni più limpide e favorevoli, neutralizzate brillantemente dallo straordinario 16enne Donnarumma, baby portiere rossonero per il quale si profila una carriera da campione. Lo zero a zero con cui l’Atalanta esce dal campo, accompagnata dagli applausi convinti di un pubblico dal palato sopraffino e dalle lodi di Silvio Berlusconi, racconta di una gara giocata, dominata e controllata dalla squadra di Reja con il carattere della grande squadra. Vedere i nerazzurri, coprire gli spazi, chiuderli e raddoppiare, avere la meglio nell’interdizione e fraseggiare con palla a terra in modo disinvolto e sicuro e secondo precise geometrie, ha l’effetto di riconciliare con il calcio vero. Peccato che nella fase di finalizzazione l’Atalanta manchi di concretezza e non sia fortunata. Il clou della superiorità bergamasca nella prima metà del secondo tempo, quando la squadra di Reja è andata dieci volte al tiro, costruendo ben tre grandi occasioni per andare a segno, la più netta delle quali al 20′ quando Cigarini si è inserito a centro area raccogliendo di testa un cross da destra di Moralez e costringendo Donnarumma a respingere d’istinto il pallone schiacciato a terra e poi finito alto sulla traversa dopo il tocco di tibia dello stesso Cigarini. Senza dimenticare il duello tra azzurri U21, con sinistro forte e angolato di Grassi deviato da Donnarumma salvatutto in corner. Tutto ciò premesso, non resta che porre sul gradino più alto del podio tale Papu Gomez, il quale, ritrovata la forma fisica, fa tutto ciò che vuole, ubriacando l’avversario di turno e dominando la fascia sinistra del campo. A Milano ne hanno fatto le spese prima De Sciglio, ammonito, e nel secondo tempo Calabria, che ha rischiato di provocare un calcio di rigore. Se Gomez è l’uomo in più dell’Atalanta 2015-2016 e Maxi Moralez ha trovato modo di esaltarsi ancora di più sulla fascia destra del tridente d’attacco, così come le prestazioni dei difensori centrali Paletta e Toloi sono garanzia di tenuta e punto di riferimento per le ripartenze, va detto che le doti di motivatore di Edy Reja permettono indifferentemente a uno stakanovista come De Roon e a un panchinaro come Luca Cigarini, riproposto nel ruolo di mezz’ala, di esaltarsi nel modulo 4-3-3 facendo risplendere le rispettive caratteristiche, mentre il giovane Grassi calpesta l’erba del Meazza con il fare e la brillantezza da consumato interprete della pedata. Una citazione a parte meritano due bandiere atalantine: Raimondi, schierato dal 1′ da esterno difensivo destro e autore di una prestazione lodevole, e Bellini, subentrato dopo 20′ all’acciaccato Dramè e confermatosi superbo veterano. A Pinilla è mancata la giocata vincente, ma ci ha messo del suo in ogni fase di gioco, finanche troppo quando è stato ammonito nella ripresa con un fallaccio da cartellino arancione più che giallo. Già diffidato, salterà il match casalingo con il Torino e farà spazio a Denis, in campo al Meazza nei minuti di recupero. Quanto al Milan, l’unica occasione è scaturita al 34′ della ripresa su corner e colpo di testa di Luiz Adriano con pallone respinto dal piede di Cigarini appostato prima della linea di porta. Mihajlovic può ben dirsi contento di come sia finita, l’Atalanta ha lasciato due punti che avrebbero consolidato la posizione nella parte sinistra della classifica e dato merito alla qualità espressa.

MILAN-ATALANTA 0-0

forbes

MILAN (4-3-3): Donnarumma 7,5; De Sciglio 5 (1’ st Calabria 5), Mexes 5,5, Romagnoli 5,5, Antonelli 5.5; Kucka 5 (19’ st Luiz Adriano 6), Montolivo 5 Poli 5; Cerci 5, Bacca 5, Niang 6 (28’ st Honda sv). In panchina: Abbiati, Livrieri, Zapata, De Jong, Ely, Nocerino, Mauri, Suso. All. Mihajlovic.

ATALANTA (4-3-3): Sportiello 6,5; Raimondi 7, Toloi 7, Paletta 7, Dramé sv (20’ pt Bellini 7); Grassi 7 (27’ st Carmona 6.5), de Roon 7.5, Cigarini 7; Moralez 7, Pinilla 6 (45’ st Denis sv), Gomez 8. In panchina: Bassi, Stendardo, Conti, Cherubin, Masiello, Brivio, Migliaccio, Kurtic, D’Alessandro. All. Reja.