Atalanta risveglio tardivo

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KessieL’Atalanta fa il camaleonte, annerisce le più rosee aspettative con un primo tempo da dimenticare e che la vede soccombere di ben tre reti, poi risorge dalle sue stesse ceneri come l’Araba Fenice, ma solo per accarezzare il sogno di un pareggio che avrebbe del miracoloso ma non arriva, in una rocambolesca giostra di gol fatti e subiti. La squadra di Gasperini esce sconfitta alla prima di campionato tra le mura amiche, davanti ai suoi 10.469 abbonati e agli oltre 4mila che hanno staccato il biglietto. Ma quantomeno riscatta parzialmente nella seconda parte di gara un approccio da incubo, cedendo per 3-4.

Nei primi 45’ Gasperini scopre una squadra bloccata, ingessata al punto da esporsi al contropiede avversario, incapace di reagire. Ne scaturisce una pesante lezione in termini di risultato, che potrebbe ritenersi praticamente chiuso già alla fine del primo tempo con ben tre reti al passivo. Le premesse per vedere all’opera un’Atalanta brillante e carica, agonisticamente e nello spirito, c’erano tutte. Ma si scopre presto che la Lazio di Simone Inzaghi non è una squadra rimediata.

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Due le novità in casa atalantina rispetto alla formazione annunciata. Gasperini schiera Raimondi al posto di Masiello nella difesa completata da Toloi e Zukanovic, mentre Spinazzola prende il posto di D’Alessandro nel tridente d’attacco insieme a Paloschi e Gomez. A centrocampo fiducia a Kessie e Kurtic in mezzo con Conti e Dramè esterni.

Rosa ridotta per Simone Inzaghi, che deve fare a meno di Lulic, Radu, Felipe Anderson impegnato alle Olimpiadi e Keita, i cui rapporti sono affidati ormai alle vie legali. Centrocampo a tre con Biglia in mezzo e affiancato da Parolo e Milinkovic Savic; punta centrale Immobile con Lombardi e Kishna sugli esterni.

La prima iniziativa dell’Atalanta, al 4’, nasce da un’interdizione di Zukanovic che lancia Gomez il cui cross viene bloccato da Marchetti che precede l’intervento di Paloschi. La Lazio risponde all’8’ con una conclusione rasoterra dall’interno dell’area che Sportiello blocca. Nemmeno 30 secondi dopo Spinazzola si destreggia in area laziale e serve al centro Paloschi, che si gira e manda il pallone contro la traversa. Marchetti, battuto, lo vede rimbalzare al di qua della linea. L’Atalanta spinge, ma al 15’ la Lazio passa in vantaggio con Immobile che, defilato sul fronte sinistro, approfitta della risalita della linea difensiva nerazzurra per presentarsi tutto solo di fronte a Sportiello e infilare la porta con un preciso rasoterra. La squadra di Gasperini prova a reagire subito e un minuto dopo Kessie sfiora il pareggio mancando il tocco sotto misura su cross di Dramè. Dopo un tiro sull’esterno della rete di Kishna, la Lazio raddoppia al 20’ su palla inattiva e difesa schierata. Il difensore centrale biancoceleste Hoedt svetta di testa, pallone non irresistibile che Sportiello non trattiene facendoselo scivolare alle spalle. L’Atalanta accusa il colpo e si vede anche qualche svarione, come quello al 22’ commesso da Toloi che rischia di innescare un altro uno contro uno di Immobile. Lo stesso Toloi, in proiezione offensiva, approfitta di una carambola su tiro di Paloschi per mettere alle spalle di Marchetti ma il gol è annullato per fuorigioco. L’Atalanta macina gioco ma fatica a trovare il risolutore in avanti e la finalizzazione, esponendosi inevitabilmente al contropiede, che al 33’ porta alla terza rete laziale. Sportiello si oppone alla conclusione ravvicinata di Immobile, ma nulla può sulla ribattuta di Lombardi che insacca con un tiro dal basso verso l’alto. Al 43’ Gasperini perde Dramè, che resta a terra dopo aver subito un colpo fortuito alla testa da Parolo. Gli subentra D’Alessandro. Allo scadere del tempo regolamentare, da un calcio di punizione a favore dell’Atalanta nasce l’ennesimo contropiede laziale. Nel 2’ dei 4 minuti di recupero, concessi per l’infortunio occorso a Dramè, D’Alessandro confeziona un cross per Spinazzola che, completamente libero davanti alla porta di Marchetti, sbaglia il colpo di testa mandando a lato e perdendo l’occasione per riaprire il risultato.

Nel secondo tempo l’Atalanta dà l’impressione di ricominciare a giocare come se ripartisse dallo 0-0. Dopo 4’ spunto di D’Alessandro e cross teso che Gomez gira al volo con respinta di Marchetti. L’episodio sembra essere destinare a essere fuoco di paglia. Invece al 18’ Kessie riaccende l’entusiasmo trasformando una verticalizzazione sul vertice destro dell’area laziale in un tiro teso e angolato che sorprende Marchetti sul suo palo. Subito dopo Paloschi vede la sua mezza girata parata dal portiere laziale, il quale però nulla può al 22’ quando, respinto un rasoterra di Kurtic, Kessie sopraggiunge per spingere il pallone in rete. Gasperini intuisce che è il momento di tentare il tutto per tutto e decide di gettare nella mischia Petagna, richiamando Zukanovic. Subito dopo il guardalinee di destra si accascia e viene sostituito dal quarto uomo. La Lazio si arrocca e l’Atalanta ci prova con tutte le forze residue. Scampoli di partita per Gagliardini che rileva Kurtic. Nelle file laziali Milinkovic lascia il posto a Cataldi, al quale tocca servire il poker laziale insaccando a porta vuota al termine dell’ennesimo contropiede. Che lo spirito dell’Atalanta sia vivo lo dimostra Petagna che raccoglie il pallone in area e insacca con un diagonale rasoterra, rimettendo in bilico il risultato che resta tale nei 5’ di recupero.

ATALANTA – LAZIO 3-4

Atalanta (3-4-3): Sportiello 5 Raimondi 5.5 Toloi 5.5 Zukanovic 5.5 (33’ st Petagna 6) Conti 5 Kurtic 6 (41’ st Gagliardini sv) Kessie 7 Dramè 6 (43’ pt D’Alessandro 6) Spinazzola 5 Paloschi 6 Gomez 6. A disposizione: Bassi, Stendardo, Migliaccio, Mazzini, Caldara, Carmona, Cabezas, Latte, Masiello. Allenatore: Gasperini

Lazio (4-3-3): Marchetti 6 Basta 6.5 De Vrij 6 Hoedt 6 Lukaku 6 Parolo 6.5 Biglia 6 Milinkovic 6.5 (41’ st Cataldi sv) Lombardi 6.5 (24’ st Wallace 6) Immobile 7 Kishna 6.5 (20’ st Djordjevic 6) A disposizione: Vargic, Strakosha, Patric, Prce, Germoni, Murgia, Leitner, Oikonomidis. Allenatore: Simone Inzaghi

Arbitro: Banti 6. Assistenti: Alassio e Schenone. Quarto uomo: Valeriani. Addizionali: Fabbri e Abisso.

Marcatori: pt 15’ Immobile, 20’ Hoedt, 33’ Lombardi; st 18’ e 22’ Kessie, 44’ Cataldi

Ammoniti: Conti, Lukaku Recupero: 4, 5