Atalanta salva grazie al Palermo

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Pinilla rigTroppo forte la voglia di Europa League del Genoa, nonostante gli ostacoli che impedirebbero alla squadra del presidente Preziosi di accedervi, e Atalanta troppo aggrappata alla salvezza virtualmente raggiunta con la vittoria di Palermo. Sta di fatto che il Grifone, dopo aver concesso ai bergamaschi la prima mezz’ora, è venuto fuori alla distanza facendo pesare il tasso tecnico di gente come Bertolacci e Iago Falque, le cui giocate offensive sono servite a confezionare il pesante passivo che li vede corsari allo stadio Atleti Azzurri d’Italia. Sconfitta a parte, l’Atalanta raggiunge la salvezza grazie al contestuale successo del Palermo a Cagliari. Meriti propri e demeriti altrui si sommano. Una caratteristica della stagione 2014-2015 con la squadra costantemente in bilico. Reja, che da allenatore non vanta una tradizione favorevole quando incontra il Genoa, schiera la coppia centrale difensiva formata da Stendardo e Cherubin, con Bellini e Dramè laterali. Nel 4-3-3 Cigarini è attorniato da Carmona e Migliaccio, mentre D’Alessandro e Gomez occupano le fasce offensive con Pinilla punta centrale. Gasperini conferma il 3-4-3 dando fiducia in attacco a Pavoletti in assenza di Nyang e Borriello. Al 3’ Cigarini perde palla sulla trequarti, Lestienne appostato sulla sinistra dell’area di rigore atalantina riceva un lungo cross e calcia al volo di sinistro, Sportiello devia ma si scontra con Stendardo. Al 7’ bella apertura di Pinilla per Dramè, sul cui cross Izzo si rifugia in angolo. Il Genoa, particolarmente aggressivo, minaccia ancora la porta di Sportiello al 10’ con un rasoterra forte e teso da 20 metri di Bertolacci, bloccato con qualche difficoltà dal portiere. Al 13’ Atalanta vicinissima al vantaggio su calcio di punizione dalla trequarti di Cigarini che lascia spiovere a centro area il pallone raccolto da Cherubin, anticipato da Perin al momento della conclusione. Sul prosieguo dell’azione Izzo spazza via anticipato l’intervento di Stendardo.

La squadra di Reja si fa più convinta e al quarto d’ora si assiste al siluro di Pinilla che sibila un palmo oltre la traversa. Al 17’ plateale fallo di mano in area di Burdisso su calcio di punizione defilato di Gomez e calcio di rigore sacrosanto che Pinilla trasforma con freddezza spiazzando nettamente Perin, salvo poi rivolgersi in segno di rispetto ai supporters genoani. Il Genoa prova a rispondere. Al 23’ spunto di Lestienne che salta netto Bellini e s’invola verso l’area bergamasca allungandosi però il pallone oltre la linea di fondo. Al 26’ iniziativa di Bertolacci che confeziona un assist per Lestienne, anticipato da Bellini davanti alla porta atalantina. Alla mezz’ora azione insistita del Genoa che, dopo oltre un minuto di assedio, coglie il pareggio con Pavoletti che, su cross di Bertolacci, anticipa di testa Stendardo e mette il pallone nell’angolo alla destra di Sportiello. L’Atalanta si scuote e al 34’ Cigarini confeziona un lancio con il contagiri per Dramè che arriva a tu per tu con Perin, bravo a respingerne il tiro in angolo. Al 42’ proteste dell’Atalanta per un contatto in atea tra Roncaglia e D’Alessandro che cade. L’arbitro Gervasoni giudica l’azione regolare. Al 47’ corner per il Genoa e su colpo di testa di Bertolacci in proiezione offensiva, Pinilla apposta sul palo respinge il pallone prima che varchi la linea di porta. Un salvataggio che non entra nello score come il gol, ma permette all’Atalanta di andare all’intervallo in parità. L’inizio di secondo tempo vede il Genoa chiudere gli spazi e impedire sbocchi alla manovra atalantina. Bisogna attendere 8 minuti per la prima conclusione verso la porta di Perin, che blocca il pallone calciato da Cigarini da fuori area. Al 12’ il Genoa passa in vantaggio con un gol d’autore di Bertolacci, che conquista palla al limite dell’area, salta due avversari come birilli presentandosi solo davanti a Sportiello e piazza elegantemente in rete. Al quarto d’ora Reja richiama Cigarini e inserisce Moralez passando al 4-2-3-1. Nemmeno il tempo di organizzarsi e Iago Falque finalizza una rapida ripartenza segnando il terzo gol con un preciso tiro a giro di sinistro. Nonostante il doppio vantaggio i grifoni continuano ad attaccare e al 17’ Sportiello devia in angolo una conclusione angolata a fil di palo di Rincon. Al 20’ con un colpo di tacco Pinilla invita al tiro Moralez che calcia alto. Al 21’ fuori D’Alessandro e dentro Rolando Bianchi. Gasperini toglie Lestienne e inserisce Bergdich. Subito dopo ci prova Pinilla di testa senza trovare lo specchio della porta. L’Atalanta si riaffaccia in area genoana spinta dall’orgoglio. Al 24’ tiro al volo di Cherubin su respinta della difesa ligure con palla a lato. Kucka minaccia ancora la porta di Sportiello, ma al 28’ è Iago Falque a concedere il bis replicando l’azione del primo gol e infilano il pallone all’incrocio dei pali. A giochi fatti entra Benalouane al posto di Cherubin, ormai spento. Poi Carmona e Moralez provano a infierire senza risultato. Al 38’ un rasoterra di Gomez sfiora il palo. Nel finale ancora occasioni per l’Atalanta con Migliaccio e Pinilla, che non riescono a ridurre il passivo.

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(nella foto: il calcio di rigore trasformato da Pinilla)

 

ATALANTA-GENOA 1-4

Atalanta (4-3-3): Sportiello 5.5 Bellini 5.5 Stendardo 5 Cherubin 5 (29’ st Benalouane sv) Dramè 5 Carmona 6 Cigarini 6 (15’ st Moralez 6) Migliaccio 6 D’Alessandro 5.5 (21’ st Bianchi 5.5) Pinilla 6.5 Gomez 6. A disposizione: Frezzolini, Merelli, Scaloni, Del Grosso, Baselli, Grassi, Rosseti, Boakye, Emanuelson. Allenatore: Reja

Genoa (4-4-3): Perin 6 Roncaglia 6.5 Burdisso 5 Izzo 6.5 Rincon 6.5 Bertolacci 8 (38’ st Mandragora sv) Kucka 7 Edenilson 6.5 Iago Falque 8 (41’ st Tambè sv) Pavoletti 6.5 Lestienne 6.5 (22’ st Bergdich 6). A disposizione: Lamanna, Sommariva, Laxait, Soprano, Panico, Ghiglione, Gulli. Allenatore: Gasperini

Arbitro: Gervasoni 6

Assistenti: Di Fiore e Pegorin. Quarto ufficiale: Longo. Giudici di porta: Di Bello e Merchiori

Marcatori: pt 18’ Pinilla (rig), 30’ Pavoletti; st 12’ Bertolacci, 15’ e 28’ Iago Falque

Ammoniti: Izzo, Migliaccio, Carmona, Pinilla

Recupero: 2, 3