Nobiltà Rossoblù crede nel futuro

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Luca Lembi

Nel 1993 la Foppapedretti Bergamo si affacciava ambiziosamente al campionato di Serie A2 femminile e al contempo nasceva la Nobiltà Rossoblù, un gruppo di appassionati con la pallavolo nel sangue che ha sostenuto per tre decenni la squadra diventata la più titolata d’Italia. Un tifo pulito, nobile e rispettoso degli avversari sempre, colorato dallo storico striscione blu e scritte rosse. Tutte le più grandi campionesse hanno levato lo sguardo al settore della Nobiltà Rossoblù, ricevendone omaggio. Nessuno dei membri del gruppo immagina la fine del Volley Bergamo, a cui non è mancata la vicinanza nelle due ultime stagioni segnate dalla pandemia. Bergamo che rinasce non può e non vuole fare a meno della grande tradizione della pallavolo femminile.

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C’è ottimismo e speranza – essi dicono in coro – Sappiamo che tutte le componenti sono alla ricerca di una soluzione per continuare la nostra storia e la sensazione è che si riesca a trovarla, permettendo di dare continuità al Volley Bergamo”.
La Nobiltà Rossoblù ha recitato un ruolo fondamentale in momenti di difficoltà per la società di pallavolo, adoperandosi anche all’inizio dell’ultima stagione per coprire i costi di iscrizione al campionato.
Non c’è una ragione che può descrivere le nostre iniziative. Tutto probabilmente nasce da un amore incondizionato per questi colori, per questa città. Nell’ultimo anno, con la somma raccolta (10.150 €) abbiamo cercato di restituire in parte ciò che il Volley Bergamo ci ha regalato in termini di vittorie, gioie, amicizie e momenti indimenticabili”.

Cosa lascia in eredità la famiglia Foppapedretti?
Ha rappresentato qualcosa di unico per noi e per la pallavolo femminile, italiana e non, prendendo una squadra in A2 e portandola sul tetto d’Europa nel giro di pochissimi anni. Non possiamo che essere immensamente grati all’Ing. Luciano Bonetti perché, se oggi tutti conoscono la “Foppa”, nel mondo della pallavolo, il merito è soprattutto suo”.

Quali, tra tutti i messaggi di vicinanza al sodalizio delle ex giocatrici rossoblù, vi ha colpito di più?

Certamente quelli di Francesca Piccinini (“se oggi sono la donna che sono è anche merito vostro, grazie per gli anni meravigliosi e vincenti che abbiamo vissuto insieme. Sempre nel mio cuore, Volley Bergamo Nobiltà rossoblù”) e Maurizia Cacciatori (“Ringrazio la società, le compagne ma soprattutto la città di Bergamo che ha sempre sostenuto il club con grandissimo amore e passione. Abbiamo fatto la storia.” Due giocatrici chem insieme a Leo Lo Bianco, sono il simbolo di questi 28 anni di storia rossoblù”.