Amichevole quanto basta

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Abate-Italia-585x343Amichevole per modo di dire. Italia e Germania è una sfida al di là delle situazioni e senza tempo. Si gioca e basta. Per vincere, naturalmente. La vetrina mondiale è autentica maledizione per i tedeschi che hanno subito lo storico 4-3 dell’Azteca a Messico ’70, il 3-1 nella finale del Bernabeu 1982 e il 2-0 in semifinale a Germania 2006. Nel complesso la Germania non ci batte da 18 anni e dovrà attendere ancora perché il test match disputato a San Siro è finito 1-1. Decimo pareggi su 32 confronti ufficiali. Ma vanno conteggiati anche tre legni per i tedeschi, un palo dell’ottimo Khedira e una traversa di Schurrle nei primi 45’ e un palo clamoroso di Howedes qualche secondo prima del 92’. Prandelli schiera Buffon tra i pali, Barzagli e Bonucci coppia centrale difensiva con Abate e Criscito esterni; trio di centrocampo composto da Marchisio, Pirlo e Thiago Motta con Montolivo trequartista alle spalle di Balotelli e Osvaldo. La Germania sorprende scendendo in campo con una formazione senza punte di ruolo. Partita vera e agonismo finanche troppo accentuato (lo dimostra la mezza rissa al 35’ della ripresa tra Kroos e Thiago Motta) con botta e risposta nel primo tempo con stessa dinamica: palla sul palo e poi in rete. A segno i difensori. Prima Hummels che fa centro di testa dopo 8’ di gioco su azione da corner che vede il reparto arretrato azzurro incredibilmente fermo. Poi Abate intercetta il pallone sulla fascia destra, punta l’area di rigore e dopo un triangolo con Bonucci, rimasto in attacco a seguito di azione partita dalla bandiera, scarica di sinistro mandando il pallone nell’angolo alla destra del portiere tedesco Neuer. Nei primi 45’ meglio i tedeschi, nella ripresa la musica cambia l’Italia che osa di più anche dopo i cambi. Buono impatto sulla partita di Candreva, che all’8’ subentra a Osvaldo. A metà ripresa esce Barzagli ed entra Ogbonna. Al 37’ Cerci sostituisce Pirlo e a quel punto finisce anche l’ispirazione degli azzurri. Balotelli è un esempio di diligenza e intelligenza tattica, prende botte ma non si lamenta più di tanto. Bene il trio di centrocampo e i difensori esterni. Positivo il rientro in azzurro di Criscito.

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