Blu Basket “espugna” il PalaFacchetti

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Simone Fornoni

Ancellotti, la seconda torre piovuta dalla finestra invernale, il backup del solito Big Borra (12+12+4), ci mette due stoppate, 3 punti e 2 rimbalzi, ma se l’originale è sul pezzo come capitan Reati (23 con 3/8 dai 6 e 75) anche la maledizione del PalaFacchetti può cedere il passo. Gli Stings Mantova non pungono: 82-71 (17-17, 20-16, 23-23, 22-15). In casa la BCC non vinceva dal 20 dicembre, con Torino, seconda battuta lì a tiro di Trapani, ovvero la prima delle tre trasferte recenti da bottino pieno. Contro Biella e la capolista Tortona, adesso, la chance di ribaltare in positivo il record di 7-8.

forbes

Il tutto dopo il successo infrasettimanale a Verona (85-73; 30-25, 18-13, 17-15, 20-20), sempre davanti dal 6’32” (21-18, tripla di Pepe) salendo fino alla ventina (Frazier 5 in 11′ limitato dai falli, Pepe 14 con 4/9 da fuori, Reati idem con 19+7 rimbalzi, Nikolic 15+6+5, Borra 24+13, Bogliardi 3, Sarto 1, Lupusor e un D’Almeida ai saluti 2; di là Tomassini 11, Greene 6, Severini 16, Jones 9+7, Candussi 14, l’ex Caroti 0, Rosselli 6, Pini 8+8). Una superiorità di polso (17/35 da 2 e 12/29 da oltre l’arco, contro 19/41 e 7/24) e di plance (39 a 29), mentre al cospetto dei virgiliani anche Frazier (10) si ridà la sveglia facendo il giusto, 48-39 a 16′ dal gong e 79-69 a meno di un tris per chiuderla.

Stavolta, pioggia di bombe percentualmente in discesa (11/30 contro 6/28; da 2 20/41 contro 18/33; 44 carambole a 36), ma ben sei al dunque, la metà di Pepe (12 e 5 rimbalzi), nel cuore dei due periodi conclusivi. La prima del biondino vale il primo sorpasso sull’11-10. Di là, l’asse play-pivot nemico con Bonacini (8+3), il cambio Maspero (8+2) per la contro-risposta e Weaver che pur non raccattando dai tabelloni (5, 2 in attacco) è costante nella produzione offensiva (18) insieme alla guardia James, limitata fino al gioco più interno nel secondo tempo. Nikolic (8+4+2) la ri-pareggia sul 15 (8’20”) per poi mettere il naso avanti, al pari di Sarto (5) e del centrone torinese (25-21) a metà del guado del secondo quarto inchiodando la transizione a due con Lupusor (9 solo di missili), a sua volta bravo a scavare il solchetto da 3 fino alla cinquina e a riportarla su a tè caldo da intazzare (34-32).

Se Devis Cagnardi ora ha una rotazione più solida ed esperta, non possono far paura il pick & roll con scarico o uno contro uno altrui spalle a canestro, coi timidi rientri o controsorpassi dalla lunga di Cortese (13) e Ghersetti (5; Ferrara 2+7), ex Bergamo autore dell’ultimo avanti ospite sul 61-60 a nove sinfonie dalla sirena.