La rinascita del Volley Bergamo

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Luca Lembi

Salvare il salvabile in casa Volley Bergamo non era semplice, né scontato. Dopo il preavviso lanciato da Luciano Bonetti e l’uscita di scena di Foppapedretti, che ha scritto un capitolo lungo e memorabile della pallavolo femminile italiana mietendo i massimi successi con una lista di atlete autentiche bandiere della disciplina, si è messo al lavoro Andrea Veneziani. Lo storico team manager della società rossoblù si è alleato con l’imprenditore Paolo Bolis e l’avvocato Stefano Rovetta, riuscendo a calamitare l’interesse di persone che hanno voluto credere fermamente nel progetto e nella volontà di dare continuità alla grande tradizione del volley femminile a Bergamo. Per riuscire in queste imprese occorre essere credibili e la gestione esemplare della società di trent’anni di storia non poteva che convincere a proseguire l’esperienza, regalando a Bergamo la possibilità di dare sfogo alla passione che si riconosce nella Nobiltà Rossoblù, il gruppo storico di supporter che alla vigilia dell’ultima stagione ha contribuito alla quota di iscrizione al campionato, e in quanti hanno gremito nel corso degli anni il palazzetto dello sport. L’ufficializzazione della nuova società, che si chiamerà “Volley Bergamo 1991” è alle porte, con la costituzione della quota di 150mila euro di capitale sociale. Nel prosieguo, scadenza il prossimo 13 luglio, ci sarà da versare la quota di 70mila euro quale garanzia fidejussoria fini dell’iscrizione alla serie A1 2021-2022. Inutile sottolineare che il prossimo sarà un campionato di assestamento, ma sarà fondamentale allestire un roster assortito, capace di ben figurare e riuscire a guadagnare le posizioni di media classifica. Salvo il titolo sportivo, occorre onorare gli sforzi compiuti e per questo dovrebbe contribuire un’altra figura chiave del Volley Bergamo, lo storico direttore generale Giovanni Panzetti, il quale in passato ha acquisito grandi meriti consentendo a squadra e società di mantenere la barra dritta.

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Circolano già nomi di giocatrici che hanno atteso l’esito del programma di ricostruzione. Si parla di conferma del capitano, la schiacciatrice bergamasca Sara Loda, della possibile fiducia accordata all’americana Khalia Lanier e alla portoricana Stephanie Enright, mentre per il ruolo di regista si candida Isabella di Iulio, che vestirebbe la maglia rossoblù dieci anni dopo la sorella maggiore Chiara, schiacciatrice che rimase a Bergamo per due stagioni. Intanto, godiamoci il respiro di sollievo.